COMISO – Il carabinieri di Ragusa stanno continuando le operazioni di contrasto ai reati contro il patrimonio, intensificando i controlli del territorio per proteggere la proprietà privata.
Nella notte del 15 settembre scorso, i militari del Nucleo Operativo e Radiomobile della compagnia di Vittoria, insieme al personale del commissariato di Comiso, sono intervenuti in un panificio situato in una strada centrale del Comune di Comiso.
Durante il loro passaggio vicino al panificio, hanno notato che la porta d’ingresso era stata forzata, il che ha suscitato sospetti di un possibile furto.
Dopo essere entrati nel negozio, hanno confermato le loro ipotesi quando hanno scoperto M.M., un marocchino 26enne, nascosto dietro al bancone, cercando di nascondere una busta contenente circa 100 euro di monete illegalmente prelevate dal registratore di cassa e un’altra busta con circa 20 bottiglie di birra.
Inoltre, all’interno del negozio, hanno fermato e identificato il complice M.R., un 21enne tunisino, mentre cercava di rubare circa 9 kg di biscotti, mettendoli in vari sacchetti di plastica.
Dopo aver constatato la flagranza del reato di tentato furto aggravato in concorso tra i due giovani, gli agenti li hanno portati nei loro uffici per compilare la documentazione necessaria.
Durante l’elaborazione dei dettagli, è emerso che M.M. era sottoposto a una misura di prevenzione che gli imponeva di rimanere a casa durante le ore notturne.
Di conseguenza, gli operanti hanno proceduto all’arresto in flagranza di reato sia per il tentato furto aggravato che per la violazione delle restrizioni imposte dalla misura di prevenzione. Per quanto riguarda il giovane M.R., è stato denunciato in stato di libertà all’Autorità giudiziaria per lo stesso reato di tentato furto aggravato.
Il mattino seguente, il 16 settembre, M.M. è comparso davanti al Giudice Monocratico per il rito direttissimo, che ha confermato la misura precautelare applicata dai carabinieri.
Nel pomeriggio del 15 settembre, carabinieri di Comiso hanno arrestato T.R., un marocchino 42enne, in esecuzione di un provvedimento emesso dall’Autorità giudiziaria.
Questo provvedimento aveva origine da una denuncia fatta in stato di libertà nel maggio 2012 dai carabinieri di Ragusa, insieme al personale della polizia municipale, che aveva portato all’accusa di T.R. per il reato di ricettazione.
Dopo vari procedimenti giudiziari, è stata riconosciuta la colpevolezza dell’imputato, ordinando la sua detenzione nel carcere di Ragusa per espiare la pena detentiva.
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