VITTORIA – Proseguono senza sosta le attività di controllo dei finanzieri del comando provinciale della Guardia di Finanza di Ragusa nell’ambito del potenziato dispositivo operativo orientato al concorso nel mantenimento dell’ordine e della sicurezza pubblica, volto a contenere le tensioni sociali innescate dalla crisi sanitaria ed economica causata dall’emergenza epidemiologica da Covid–19, mediante la prevenzione e repressione di condotte illecite, a tutela dei cittadini maggiormente in difficoltà.
Nel corso di un servizio di controllo del territorio finalizzato a verificare il rispetto delle misure di contenimento disposte a livello nazionale e regionale, le Fiamme Gialle iblee hanno arrestato un 47enne vittoriese trovato in possesso di un’arma clandestina, che era appena stata utilizzata per minacciare due cittadini. Per tale condotta è scattata, altresì, la denuncia da parte dei militari all’autorità giudiziaria competente. Nei giorni scorsi, infatti, i militari della Compagnia di Vittoria (RG) e della Tenenza di Modica (RG), coordinati dalla sala operativa del comando provinciale della Guardia di Finanza di Ragusa, sono prontamente intervenuti in soccorso di una coppia, che si era rivolta al numero di pubblica utilità 117 lamentando di essere stata minacciata con un’arma da fuoco, nel corso di una discussione avvenuta per motivi legati al mancato pagamento di una prestazione di lavoro.
Al fine di ricostruire la dinamica della vicenda e scongiurare un’impropria detenzione e utilizzo delle armi da fuoco è stato necessario acquisire ulteriori informazioni dai denuncianti che, in evidente stato di agitazione, hanno dettagliatamente descritto l’episodio e indicato in maniera inequivoca il luogo ove erano avvenuti i fatti. Pertanto, recatisi al domicilio di Vittoria riconducibile al 47enne, nel corso dell’intervento i militari, anche sulla scorta delle dichiarazioni non convincenti rese dal soggetto segnalato, hanno effettuato una minuziosa perquisizione che ha consentito di ritrovare, abilmente nascosta nella spalliera del letto, un’arma da fuoco pronta all’uso, con palesi segni di una notevole manomissione. In particolare, l’arma in questione è stata identificata in una carabina Beretta calibro 22, con caricatore inserito munito di 6 proiettili e un contenitore di plastica contenente altre 7 cartucce.
La carabina, immediatamente sottoposta a perizia balistica, è risultata accorciata nella parte posteriore e modificata con un’impugnatura a pistola, al fine di ottenere un maggiore controllo nel brandeggio e una maggiore offensività. Inoltre, è stata riscontrata l’abrasione del numero di matricola, pratica a cui si ricorre al fine di impedire la ricostruzione della storia dell’arma e dei suoi possessori, e che ne consente la classificazione come arma clandestina, cui consegue l’obbligo di arresto in flagranza del possessore. Considerata la gravità della condotta delittuosa rilevata e al fine di scongiurare il riproporsi di ulteriori comportamenti illeciti, l’arma e le relative munizioni sono state sequestrate e l’uomo, incensurato, è stato posto su disposizione del magistrato di turno agli arresti domiciliari e, contestualmente, segnalato d’ufficio all’autorità giudiziaria per il reato di minaccia aggravata.