Caporalato e prostituzione minorile: sfruttavano connazionali bisognosi: i NOMI e le FOTO

Caporalato e prostituzione minorile: sfruttavano connazionali bisognosi: i NOMI e le FOTO

RAGUSA – In esecuzione di un decreto di fermo, emesso dalla Direzione Distrettuale Antimafia della Procura della Repubblica di Catania, la Squadra Mobile di Ragusa ha posto in stato di fermo cinque persone.

Il provvedimento restrittivo accoglie gli esiti di un’articolata attività investigativa di tipo tecnico avviata dalla Squadra Mobile di Ragusa in seguito alle dichiarazioni rese alla fine del mese di settembre 2017 da un cittadino romeno (Mario, nome di fantasia) che, prostrato da una situazione di grave sfruttamento lavorativo, si è presentato agli Uffici della Questura di Ragusa, attivamente coinvolti nel contrasto al fenomeno del caporalato, e ha offerto un agghiacciante narrato sulle modalità del suo trasferimento in Italia e sull’attività lavorativa in cui era impegnato.

L’associazione riusciva nel tempo a curare il reclutamento, il trasferimento in Italia e l’immissione nel settore del lavoro agricolo di numerose vittime connazionali, tutte scelte tra persone in stato di estremo bisogno.

Nel mirino della Dda sono finiti:

  • Lucian Milea, 40enne nato in Romania;
  • Monica Iordan, 31enne nata in Romania;
  • Marian Munteanu, 31enne nato in Romania;
  • Alice Oprea, 31enne nata in Romania;
  • Marian Oprea, 37enne nato in Romania.