POZZALLO – Scena “hot” incredibile nella spiaggia di Raganzino a Pozzallo, in provincia di Ragusa: tre migranti sarebbero stati immortalati da alcune foto dei bagnanti mentre si spogliavano per fare il bagno nudi.
L’insolito episodio è avvenuto la scorsa domenica, quando la spiaggia era piena di persone, bambini in particolare.
Le foto dei migranti nudi sono state immediatamente pubblicate su Facebook e, nel giro di poche ore, lo scandalo era già sulla bocca di tutti. A rendere pubblica la notizia per prima sarebbe stata Patrizia Rametta, responsabile donne della Lega di Ragusa, con un post indignato.
Secondo alcune testimonianze, sarebbero stati diverse le persone che avrebbero richiesto ai tre di coprirsi, ma alla fine la situazione si è placata solo dopo l’intervento di alcuni operatori del centro di accoglienza locale, che avrebbero portato via i “nudisti” dalla spiaggia.
Sulla vicenda è intervenuto anche il sindaco di Pozzallo, Roberto Ammatuna, che ha dichiarato in un post ufficiale sulla pagina Facebook del Comune di Pozzallo: “Nonostante i risultati ottenuti non ci fermeremo, perché la città di Pozzallo, la cui popolazione è giustamente preoccupata per quanto accaduto, deve essere ascoltata e tutelata. In merito ai fatti accaduti negli scorsi giorni, la presenza di immigrati nudi nelle spiagge cittadine, non si può non condannarli, perché contrari alle regole di una società civile”.
Ammatuna ha continuando spiegando che le nuove linee guida del Ministero degli Interni sarebbero all’origine dell’allungamento dei tempi di soggiorno, visto che gli immigrati vanno suddivisi fra diverse nazioni ospitanti. E sarebbe proprio per questo che spesso gli ospiti del centro di prima accoglienza sarebbero lasciati più “liberi” rispetto a prima.
Il sindaco, però, precisa che uno dei motivi per cui questi episodi sono così frequenti potrebbe essere la differenza tra la cultura dei paesi d’origine degli uomini coinvolti e la nostra: “Va chiarito che questi comportamenti, per alcune delle popolazioni alle quali appartengono i migranti, sono ritenuti normali nei Paesi di origine“.
Il primo cittadino ha garantito, infine, che i mediatori e gli operatori dell’hotspot locale continueranno a lavorare per evitare che si verifico episodi analoghi.
Fonte immagine: Facebook – Patrizia Rametta