Aiuta ragazza rimasta in panne ma due giovani lo accusano di molestie e lo ricattano: arrestati

Aiuta ragazza rimasta in panne ma due giovani lo accusano di molestie e lo ricattano: arrestati

CHIARAMONTE GULFI – Nel tardo pomeriggio di ieri i carabinieri della stazione di Chiaramonte Gulfi, in provincia di Ragusa, hanno arrestato due albanesi, Musta Klevis, 23 anni, e Renja Marcel, 28 anni, con l’accusa di estorsione

I due giovani si sono presentati nel primo pomeriggio di ieri a casa di un 80enne di Chiaramonte, accusandolo falsamente di aver molestato la moglie di uno dei due e minacciandolo di consegnare loro la somma contante di 5.000 euro, in caso contrario gliel’avrebbero fatta pagare, dileguandosi poi per le campagne chiaramontane.

Da quel momento i due hanno iniziato a tempestare l’anziano di chiamate, dal tono minatorio, chiedendo insistentemente la somma convenuta. Il pensionato si è così subito rivolto ai carabinieri, denunciando quanto aveva subito e le accuse false fattegli dai due: l’82enne, in compagnia di un amico, nella mattinata aveva dato un passaggio a una ragazza albanese rimasta in panne e subito dopo era stato avvicinato dai due ragazzi che lo avevano minacciato costringendolo al pagamento della grossa somma di denaro, da effettuarsi in Contrada Coffa sulla SS. 514.

I militari, intuendo quanto sarebbe accaduto e le modalità di realizzazione hanno teso la trappola ai malviventi nella località stabilita. Si è organizzato nei minimi dettagli l’incontro: da un’autovettura sono scesi i due ragazzi che, dopo aver parlato con la vittima, si sono fatti consegnare una busta contenente il denaro. I carabinieri, nascosti tra la gente, sono intervenuti e li hanno bloccati, recuperando le banconote che i militari stessi, poco prima, avevano fotocopiato per provare l’avvenuto scambio.

I due albanesi, senza precedenti penali, sono stati condotti nella caserma di via dell’Alcanata e, al termine delle formalità di rito, sono stati rinchiusi nel carcere di Ragusa, a disposizione del sostituto procuratore della Repubblica presso il Tribunale di Ragusa, dott.ssa Monica Monego, dinanzi alla quale dovranno rispondere del reato di estorsione in concorso.