RAGUSA – I carabinieri della stazione di Ragusa Ibla, a conclusone di mirata e articolata attività di indagine, hanno deferito in stato di libertà all’Autorità giudiziaria due tunisini per favoreggiamento e sfruttamento della prostituzione in concorso e omessa comunicazione all’autorità di Polizia di Stato.
I due, un 59enne e un 58enne cugini tra loro, avevano preso in locazione un piccolo bilocale a Ragusa Ibla, per poi sublocare i due vani per la somma di 1.200 euro al mese, a due donne straniere dedite alla prostituzione.
A conclusione, dell’attività investigativa, i militari di Ibla hanno eseguito un controllo all’interno dell’abitazione, nel corso del quale hanno accertato la presenza delle due donne, di uno dei due indagati e di un cliente.
I carabinieri hanno quindi provveduto a denunciare i due tunisini e a richiedere all’autorità giudiziaria il sequestro dell’immobile.
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In un anno si sarebbero avvicendate 20 donne colombiane nell’appartamento preso in affitto per prostituirsi e la proprietaria di casa era consapevole e, anzi, creava le condizioni favorevoli per lo svolgimento dell’attività, motivata dai considerevoli guadagni derivanti dalla locazione, e per questo motivo è stata denunciata dalla polizia.
Oltre alla donna, di 45 anni, anche tre uomini tra i 42 e i 71 anni sono stati denunciati per favoreggiamento della prostituzione. L’appartamento è stato sequestrato dalla procura di Termini Imerese.
I tre uomini denunciati si occupavano di fornire assistenza logistica alle donne, provvedendo a fare la spesa, le pulizie e accompagnarle in auto. Secondo quanto è emerso dall’attività investigativa, si occupavano anche di pubblicare recensioni positive in diversi siti di incontri, ricevendo anche prestazioni sessuali come compenso.
Sono state sequestrate due agende sulle quali la donna aveva annotato gli estremi delle locazioni alle cittadine straniere, con indicazione di date, cifre e nominativi delle locatarie.