1° Maggio, Pozzallo per un giorno centro sindacale d’Italia

1° Maggio, Pozzallo per un giorno centro sindacale d’Italia

POZZALLO – Pozzallo oggi centro sindacale d’Italia per la grande manifestazione del 1° Maggio organizzata dai sindacati confederali Cgil Cisl e Uil. Presenti i rispettivi segretari generali Susanna Camusso, Annamaria Furlan e Carmelo Barbagallo.

Pozzallo è stata scelta in quanto luogo simbolo del problema dei problemi di questi ultimi anni non solo in Sicilia, l’esodo dei disperati dalle coste del nord Africa e le ripetute tragedie nel Canale di Sicilia, l’ultima delle quali, la più grave e spaventosa, appena qualche giorno fa.

“La solidarietà fa la differenza. Integrazione, lavoro, sviluppo. Rispettiamo i diritti di tutti, nessuno escluso”, è lo slogan per la festa del lavoro di quest’anno, che mette al centro, accanto ai lavoratori, i migranti. Un primo maggio dedicato all’accoglienza e alla solidarietà.

Alla fine dei comizi i tre segretari generali hanno deposto una corona di fiori in mare, in ricordo dei migranti. Per Carmelo Barbagallo della Uil, “Pozzallo sta affrontando un’immigrazione biblica, mentre l’Italia e l’Europa sono ciechi. Inconcepibile che sia stato lasciato solo il Mezzogiorno, dove i migranti approdano in fuga dalle violenze, affrontano un viaggio e molti finiscono in acqua. L’immigrazione è un affare per gli scafisti trafficanti di morte, per il lavoro nero e il precariato”.

Il segretario generale della Cisl, Annamaria Furlan, ha definito l’Europa “egoista, troppo vecchia, troppo chiusa. L’Europa del fiscal compact, superato dalle decine di migliaia di posti di lavoro persi. Vogliamo l’Europa del lavoro e della solidarietà che riconosca la dignità umana”.

 Il segretario generale della Cgil, Susanna Camusso, si è rivoltaa tutti quelli che parlano su blocchi navali e sparare sui barconi, vogliamo ricordare che il nostro paese ripudia la guerra. È stato un errore cancellare Mare Nostrum. Se vogliamo la pace dobbiamo prepararla, occorre attivare subito corridoi umanitari e diritto di asilo in tutti i paesi. Non si può giocare con la paura dei migranti e del lavoro che manca: chi lo fa è lo stesso che sostiene che cancellando diritti si creano posti di lavoro. Ma non basta un decreto per creare occupazione, come dimostra il record di disoccupati nel nostro paese”.

Presenti a Pozzallo migliaia di lavoratori siciliani che hanno raggiunto la località iblea con pullman e auto. Particolarmente folta la rappresentanza catanese.