Qual è la reazione dei giovani alla politica?

Qual è la reazione dei giovani alla politica?

QUESTO ARTICOLO FA PARTE DEL CONCORSO DIVENTA GIORNALISTA, RISERVATO AGLI STUDENTI DELLE SCUOLE SUPERIORI DELLA PROVINCIA DI CATANIA.

In Italia, dal punto di vista sociologico, prendendo in considerazione le fasce d’età dai 14-18 anni, si nota come la maggior parte si trovi spiazzata solo a sentire la parola.

Ma probabilmente c’è un errore di lettura. Infatti, a molte persone la parola “politica” potrebbe sembrare un sinonimo di potere o difesa dei propri interessi.

Ma la vera politica è invece dare voce a chi non ce l’ha, aiutare chi ha bisogno, imparando a mettere le necessità degli altri davanti alle proprie esigenze, ascoltare chiunque senza avere pregiudizi su razza, ceto  e orientamento sessuale.

Però ciò non basta per fare una buona politica. E da adolescente mi sorge spontaneo domandare: perché non insegnare politica ai giovani ragazzi?

Oggi tutti possono cimentarsi con la politica,anche i più giovani, ma bisogna fare delle scelte consapevoli per un futuro e una società migliore.

Tra noi giovani l’argomento “politica” è molto frequente soprattutto durante il periodo dell’elezioni. Ma nel momento in cui bisognerebbe agire,come ad esempio i 

neo-diciottenni che hanno il diritto al voto, si trovano spaesati sulle normative da seguire e soprattutto,scelta più importante,che dovrebbe avvenire con una determinata consapevolezza è quella di chi voler votare o ancor di più a quale partito e su quali ideali accostarsi.

Molti ragazzi in Italia non sanno come si voti e questo soprattutto accade perché a scuola si parla poco di cittadinanza attiva.

Però si può porre anche un altro problema,quello dell’indifferenza.

Chiunque almeno una volta ha detto la classica frase “se nessuno fa nulla perché devo io?”,ed è proprio questo il punto di partenza per poter cambiare le cose.

Ognuno di noi nel proprio piccolo ha un grande potere,se nessuno fa niente per cambiare le cose allora inizia a farlo tu.

L’indifferenza è un problema serio che riguarda molti italiani,sia giovani che adulti.

Ciò si è notato durante il periodo del l’elezioni in cui molti italiani hanno deciso di astenersi dal voto, in un momento così importante per il nostro paese.

Per insegnare politica servirebbe partire dalle basi e puntare innanzitutto sullo studio della nostra costituzione. Far capire ai ragazzi 

l’importanza della democrazia e come agire in accordo con essa. 

Se,per esempio,un professore esprime le sue opinioni senza restare “neutro”,sta indirizzando negativamente i ragazzi senza soffermarsi semplicemente sull’insegnamento verso una giusta politica.

Il dibattito sarebbe un’altra idea per iniziare a parlare di politica.

Facendo esprimere i ragazzi e dibattere su vari argomenti, accettando che le proprie opinioni non sono la verità assoluta,ma che lo possono essere qualora siano ben motivate e soprattutto se supportate anche da fatti, nonostante ci siano pensieri differenti.

Ciò non vuol dire convincere gli altri a pensarla in un certo modo,vuol dire scendere a compromessi con chi ha idee politiche differenti dalle tue,senza creare malcontento.

Questo è ciò che secondo me dovrebbe insegnare la scuola dal punto di vista politico.

Questo servirebbe per avere una cultura politica che possa far nascere nei giovani l’ideale di poter sempre essere protagonisti attivi e a far nascere quel sentimento puro verso una politica propositiva.