Professore di religione accusato di violenza sessuale, il Ministero dell’Istruzione si costituisce parte civile

Professore di religione accusato di violenza sessuale, il Ministero dell’Istruzione si costituisce parte civile

CACCAMO – Sono in corso a Piacenza le udienze preliminari del processo che vede imputato un insegnante di 31 anni, originario di Caccamo (Palermo). Il giovane docente è accusato di violenza sessuale nei confronti di undici studenti che frequentavano la scuola di Piacenza in cui insegnava.

L’accusa al Ministero dell’Istruzione

Nei giorni scorsi, in una delle udienze, il Ministero dell’Istruzione si è costituito parte civile, nonostante tre dei quattro alunni che avevano presentato la denuncia gli avessero chiesto di presentarsi come parte in causa.

I legali del Ministero hanno respinto l’accusa spiegando che i professori di religione verrebbero nominati su disposizione della diocesi: l’idoneità del soggetto sarebbe stabilita dal Vescovo.

La ricostruzione

Gli abusi sessuali di cui è accusato risalirebbero al 2021. I ragazzi coinvolti avrebbero in un primo momento segnalato le violenze alla scuola, per poi rivolgersi alla polizia locale che ha inoltrato alla Procura la richiesta di apertura di un fascicolo di indagine per fare luce sull’accaduto.

Il docente è sottoposto al momento all’obbligo di firma, dopo aver già trascorso qualche mese ai domiciliari. A seguito della denuncia da parte degli studenti, presentata nel 2022, il docente è stato sospeso dall’incarico. Il 31enne avrebbe rifiutato, parlando con il suo avvocato, ogni rito alternativo poiché si dichiara innocente.

Sono al vaglio degli inquirenti le testimoniante delle presunte vittime, insieme a eventuali telefonate e messaggi mandati dal professore di religione agli studenti.