Pon di Telegiornalismo, piccoli studenti-giornalisti per un giorno

Pon di Telegiornalismo, piccoli studenti-giornalisti per un giorno

CATANIA – Le alunne e gli alunni del PON di TELEGIORNALISMO il 15 marzo hanno avuto l’opportunità di recarsi nell’elegante teatro di Catania considerato il centro propulsore della vita musicale catanese nonché meraviglia siciliana, che ha una capienza di circa 1200 posti, un’acustica perfetta e ospita ogni anno una stagione d’opera e balletto, una stagione sinfonica e una da camera. Carico di ornamenti e decorazioni allegoriche dallo stile ricco ed elegante, i suoi soffitti sono stati affrescati da Ernesto Bellandi con l’Apoteosi di Bellini in cui le protagoniste sono le figure ricorrenti delle sue maggiori opere: Norma, La sonnambula, I puritani e Il pirata.

Merita attenzione la bellezza del sipario storico che illustra la Vittoria dei Catanesi sui Libici, opera del pittore Giuseppe Sciuti. Questo luogo è bello da vivere per i numerosi concerti e spettacoli che propone ogni anno ed è interessante da visitare per ammirarne la bellezza artistica e architettonica.

E proprio dentro questa cornice i piccoli grandi giornalisti si sono trasformati in professionisti pronti a intervistare il sovraintendente Cultrera, figura di primo piano della vita musicale, che ha tracciato le linee direttrici da seguire per un efficace progetto culturale e manageriale.

Per i piccoli giornalisti è stata un’esperienza impegnativa, costruttiva, ma soprattutto emozionante trovarsi tra le scenografie, la sala prove, la sartoria e il palcoscenico che vedeva un cast internazionale per la messa in scena dell’opera L’opera “Adriana Lecouvreur” di Francesco Cilea.

I piccoli giornalisti hanno intervistato, colloquiato, dialogato gettando uno sguardo profondo dentro il mondo dell’opera lirica: tra gli intervistati i registi Paolo Gavazzeni e Piero Maranghi. E i personaggi del cast Rebeka Lokar (nel ruolo del titolo), Anastasia Boldyreva (Principessa di Bouillon), Marco Berti (Maurizio, Conte di Sassonia), Devid Cecconi (Michonnet), Gianfranco Montresor (Principe di Bouillon), Blagoj Nacoski (l’abate di Chazeuil), Tonia Langella (Dangeville) e tanti altri personaggi che rendono lo spettacolo un’opera d’arte.

Il vero scoop giornalistico è stato scoprire che nell’opera “Adriana Lecouvreur” la Sicilia viene evocata attraverso i riferimenti estetici dell’ambientazione, trasportando lo spettacolo dal Settecento al 1920, nel Liberty e in quello che viene dopo il Liberty di fine Ottocento, ispirandosi alle dimore della famiglia Florio, così importante per questa meravigliosa terra.

Ricordiamo che i Florio provenivano dalla Calabria come Cilea. La regia nasce dall’idea che Adriana è una grande attrice e quindi l’azione si svilupperà su una pedana che ricorda quella di un palcoscenico. L’elemento scenico sarà presente in tutti e quattro gli atti e Adriana alla fine morirà proprio su questo ipotetico palcoscenico.

I piccoli giornalisti sono solo all’inizio dell’opera!

Le foto