Pensionati in aumento in Sicilia, il dato regionale rappresenta il 6,7% di quello italiano

Pensionati in aumento in Sicilia, il dato regionale rappresenta il 6,7% di quello italiano

SICILIA Pensionati in aumento in Sicilia. È quanto emerso dalla parificazione tra i dati pensionistici all’1 gennaio 2020 e quelli inerenti all’anno successivo, in linea con l’andamento nazionale.

Una crescita delle pensioni pari a 39.663, come dimostra il Bilancio sociale 2020 dell’Inps Sicilia, presentato con le relazioni del presidente del Comitato regionale dell’istituto Mimmo Binaggia, del direttore regionale Maria Sandra Petrotta e del presidente del Consiglio di indirizzo e vigilanza nazionale Guglielmo Loy.

Alla data dell’1 gennaio 2021, nell’insieme delle pensioni vigenti nella regione Sicilia, pari a 1.070.316 trattamenti, si può distinguere una percentuale del 77% rappresentata dai trattamenti di origine previdenziale afferenti all’area dei lavoratori privati e 251.096 pensioni, corrispondenti al residuo 23% del totale, riconducibili ai lavoratori che prestano attività a favore delle amministrazioni pubbliche.

Le percentuali si mantengono pressappoco invariate e il trend crescente, a differenza dello scorso anno, è da ascrivere, prevalentemente, alle pensioni del settore privato. Il dato regionale, visto il numero di pensioni erogate a livello nazionale, pari a 16 milioni, rappresenta il 6,7% di quello italiano.

Circa il 60% della spesa previdenziale siciliana è assorbita dalle pensioni di vecchiaia/anzianità, il 30% dalle pensioni ai superstiti, storicamente erogate a favore del genere femminile e solo il 10% dalle pensioni di invalidità/inabilità.

In merito alla Quota Cento, nel corso del 2021, il presunto aumento potrebbe essere dettato da quel corpo di lavoratori che pur avendo maturato i requisiti previsti nell’anno 2020 hanno rimandato la cessazione per far crescere l’importo del trattamento mensile. Nell’anno 2020, le domande accolte sull’intero territorio nazionale sono state 73.396, dunque le 8.893 pensioni liquidate in Sicilia rappresentano il 12% del dato complessivo. Il nuovo istituto è stato scelto in maggioranza dai lavoratori pubblici, seguiti da quelli della gestione privata, dato che a livello nazionale risulta essere invertito.

Per quanto riguarda invece la Cassa Integrazione, in particolare, rispetto al 2019 le ore autorizzate risultano aumentate in misura pari al 2.608% (CIGO), 46%(CIGS) e 16.264% (CIGD).

Per il Reddito di Cittadinanza, in Sicilia le domande di Reddito/Pensione di Cittadinanza presentate da gennaio a dicembre 2020 sono state 270.794.

Nell’anno 2020 sono decaduti dal diritto 40.429 nuclei, la causa più frequente è legata alla variazione dell’ISEE, che supera la soglia prevista. Tra i motivi di decadenza rilevano anche i casi in cui cambia la composizione del nucleo familiare.

Infine, sottolinea l’Inps, nell’esercizio 2020, il ricorso sistematico a leve gestionali e organizzative quali la polarizzazione di prodotti, la sussidiarietà fra sedi e il lavoro straordinario, sotto il coordinamento della Direzione regionale, ha condotto ad un rendimento produttivo delle risorse umane impiegate in attività di produzione per un valore dell’Indice di Produttività pari a 142,37 (il valore obiettivo è fissato a 124).

L’indice di produttività effettivo della regione ha superato nell’anno 2020 il valore dell’indice di produttività nazionale attestata su 138,61.

Foto di repertorio