PALERMO – L’analisi del pareggio tra Palermo e ACR Messina, 2 a 2 il risultato finale ieri pomeriggio al
Barbera, deve necessariamente distinguere quanto successo nei due tempi di gioco della partita perché totalmente diverso è stato il Palermo del secondo tempo rispetto a quello visto durante i primi quarantacinque minuti e in maniera analoga del tutto diverso è stato il Messina: l’unica differenza, unica ma decisiva, consiste nel fatto che il Palermo durante l’intervallo si è perso, mentre il Messina si è ritrovato.
Il Palermo del primo tempo è stato il miglior Palermo della stagione: squadra aggressiva, ben posizionata in campo, con un pressing alto asfissiante, con Valente devastante sula fascia destra, con Luperini impegnato a recuperare palloni su palloni, con De Rose lucido e battagliero e la difesa impeccabile, pur con i problemi degli esterni con Buttaro fuori ruolo a destra e Crivello, ma non è una novità, impreciso e poco reattivo a sinistra.
Di contro si era visto un Messina incapace di contenere le sfuriate rosa, impegnato solo a difendersi e nettamente sovrastato in ogni settore del campo.
Tante sono state le palle gol sprecate dagli uomini di Baldini ed il 2 a 0 con cui si è chiuso il tempo, gol di Brunori al 13° e raddoppio di Valente al 41°, andava stretto ai rosanero. Tutta un’altra musica nella ripresa: i cambi effettuati da Raciti hanno totalmente cambiato il modulo e l’atteggiamento del Messina mentre il Palermo… sembrava rimasto negli spogliatoi. I peloritani hanno immediatamente ritrovato gioco ed energie, hanno aggredito i rosanero improvvisamente spauriti e confusi e nel giro di venti minuti hanno dapprima accorciato le distanze al 7° con Gonçalves, pareggiato a 16° con Marginean e addirittura rischiato di andare in vantaggio un minuto dopo con Piovaccari che ha costretto Pelagotti ad un intervento con i piedi che sa di miracoloso.
Dall’ora in poi la manovra del Palermo si è sviluppata solo con lanci lunghi che non hanno sortito alcun effetto, talché le azioni più pericolose le hanno avute gli uomini di Raciti. I cambi effettuati da Baldini non hanno portato alcun beneficio e lo stesso allenatore rosa a fine partita è apparso incredulo e non è riuscito a giustificare l’improvvisa trasformazione dei suoi tra il primo ed il secondo tempo.
Intanto il Palermo continua ad arretrare in classifica con le dirette concorrenti ai migliori posti per affrontare i play off tutte davanti. In conclusione, è doveroso sottolineare la partecipazione del pubblico del Barbera alla commemorazione di Maurizio Zamparini: messe da parte tutte le polemiche del passato, il popolo rosanero ha tributato gli onori al loro ex Presidente con un lungo applauso.