Tra rifondazioni e Campioni del Mondo, i 120 anni del Palermo: cadute e rinascite delle “aquile”

Tra rifondazioni e Campioni del Mondo, i 120 anni del Palermo: cadute e rinascite delle “aquile”

PALERMO – Sono 120 le candeline che il Palermo spegne oggi, domenica 1° novembre 2020, nell’anniversario della sua fondazione.

Un compleanno particolare, quello del club rosanero, che giunge a più di un anno dalla sua ennesima ricostituzione in un momento storico e sportivo contraddistinto da diverse difficoltà. E proprio di percorsi a ostacoli, cadute e rinascite è colma la storia rosanero, iniziata agli albori del ‘900.

Un Palermo “made in UK”

Come è ben noto, la passione per il calcio nasce in Inghilterra nel XIX secolo e si diffonde, nei decenni successivi, su buona parte del pianeta contribuendo alla nascita delle prime società calcistiche. L’interesse per il pallone coinvolge anche la Sicilia e proprio a Palermo, negli ultimi anni dell’800, iniziano a intravedersi le prime sfere di cuoio calciate dai marinai dei mercantini battenti bandiera inglese che approvano nel porto isolano.

Nel 1898 Joseph Isaac Spadafora Whitaker, ornitologo e archeologo italiano di origini britanniche, fondò, insieme ad altri soci, il circolo Sport Club con sede in via Mariano Stabile e considerato l’antesignano del “vero” Palermo. Tuttavia, è nel 1900 che il capoluogo siciliano si dota finalmente di una squadra calcistica su proposta di Ignazio Majo Pagano, spadaccino rimasto folgorato dal calcio inglese dopo aver vissuto per diversi mesi in terra d’Albione.

Pagano, all’epoca 24enne, propose ai soci dello Sport Club di compiere un passo in avanti. Venne così fondato l’Anglo-Palermitan Athletic and Foot-Ball Club, composto da giocatori italiani e inglesi. I colori sociali furono inizialmente il rosso e il blu, simili a quelli del Portsmouth Football Club.

La nascita dei colori rosanero e i cambi di denominazione

Secondo la tradizione, gli attuali colori rosa e nero deriverebbero da un candeggio sbagliato effettuato sulle originarie divise. Secondo altre fonti, la scelta cromatica non sarebbe casuale ma prenderebbe spunto metaforicamente dal “rosa” dolce delle vittorie e dal “nero” amaro delle sconfitte, in virtù dei tanti risultati alterni rimediati dalla compagine siciliana nei suoi primi anni di vita.

La divisa rosanero fece la sua prima apparizione ufficiale il 27 febbraio 1907, contemporaneamente al cambio di denominazione sociale in Palermo Foot-Ball Club. Lo scoppio della Prima Guerra Mondiale mandò il calcio in soffitta e tornò a essere praticato in città nel 1920, quando il club cambiò nuovamente nome in Unione Sportiva Palermo.

L’altalena palermitana: le promozioni in Serie A e le rifondazioni

Come detto, nel corso della sua storia il Palermo ha alternato momenti di gloria ad altri di profondo torpore. Nel 1928 avvenne il primo ritiro dalle scene sportive a causa di problemi finanziari e la seguente rifondazione avvenuta grazie all’unione con la “Vigor”. Un altro accorpamento avvenne nel 1940 tra i rosanero e la Unione Sportiva Juventina Palermo.

Successivamente, con Renzo Barbera presidente, il club palermitano alterna promozioni in Serie A e retrocessioni in Serie B, collezionando anche due secondi posti in Coppa Italia (1974 e 1979), per poi imbattersi nella drammatica esclusione dai campionati professionisti del 1987 per inadempienze finanziarie. La città rimane per un anno senza una squadra di calcio prima di attendere la rifondazione dell’Unione Sportiva Palermo in Serie C2.

A inizio anni ’90 l’altalena prosegue con promozioni in Serie B e retrocessioni in terza serie. In mezzo, l’ennesimo cambio sociale in Unione Sportiva Città di Palermo. L’ultima amarezza nel 2019, con un’altra esclusione dai campionati al termine del periodo d’oro della presidenza Zamparini (contraddistinta da due promozioni in Serie A, cinque partecipazioni alla Coppa Uefa/Europa League e una finale di Coppa Italia) e la ripartenza in Serie D sotto il nome di SSD Palermo e, attualmente, di Palermo Football Club.

Il Palermo “Campione del Mondo”

Nel corso della sua storia, il Palermo ha accolto tra i propri colori anche quattro giocatori Campioni del Mondo con la Nazionale Italiana. Si tratta di Simone Barone, Fabio Grosso, Luca Toni e Cristian Zaccardo, tutti protagonisti con la selezione di Marcello Lippi nel fortunato exploit mondiale di Germania 2006.

Merita una menzione particolare, poi, anche l’uruguaiano Habel Hernandez capace di conquistare il titolo di Campione di Sudamerica con la Nazionale “Celeste” nella Copa America 2011.