PALERMO – Ha avuto subito inizio l’era Mignani in casa Palermo. L’ ex tecnico del Bari dopo essere atterrato si è diretto al Barbera per una prima seduta pomeridiana, in vista della sfida contro la Sampdoria di Andrea Pirlo in programma sabato.
Il primo allenamento
Tattica e tanto lavoro sulla fase di non possesso: questa la filosofia del primo allenamento di mister Mignani che ha potuto oggi tastare il campo del Barbera.
Atterrato in mattinata a Palermo, il tecnico non ha perso tempo e si è diretto allo stadio dove ha tenuto un colloquio con lo staff e scattato la foto di rito con la sciarpa rosanero.
Cosa cambia nel gioco rosanero
La carriera dell’allenatore ligure parla di una filosofia impostata principalmente su due impostazioni di gioco il 4-3-1-2 e il 4-3-3. Il comune denominatore? Il trequartista, ruolo prediletto da Mignani su cui ruota il suo calcio semplice ma efficace.
Nelle sue squadre il “10” ha sempre avuto un ruolo fondamentale e anche nel 4-3-3 utilizzato spesso a Bari ha sempre cercato di collocare uno dei due esterni in una posizione che gli consentisse di creare spazi al finalizzatore. Il fantasista potrebbe dunque essere la chiave di questo Palermo che tanto fatica in B, per spezzare la piattezza del gioco cercando invece una maggior dinamicità per spaccare centrocampo e difesa.
Dinamicità che interesserà soprattutto i laterali del triangolo verde, pronti a vedere galoppare terzini con sovrapposizioni per gli esterni d’attacco. Il mediano, solitamente, resta volutamente decentrato per offrire l’uscita sulla corsia di sinistra o di destra a beneficio del terzino.
Tra teorie e predizioni, non ci resta che dare la parola al campo e al gioco di Mignani pronto a dimostrare di poter cucire le ferite dell’Aquila Rosanero.
Fonte foto Palermo FC