Potenza-Palermo, un pareggio dal colore rosa….pallido

Potenza-Palermo, un pareggio dal colore rosa….pallido

PALERMO – Il Palermo torna da Potenza con uno scialbo pareggio per 0-0. Un pareggio in trasferta potrebbe essere considerato un risultato positivo se non fosse stato ottenuto, non ce ne vogliano i tifosi lucani, contro una squadra modesta, che ha badato solo a difendersi e con l’obiettivo dichiarato di evitare la sconfitta.

I rosanero hanno mantenuto sempre il pallino del gioco, ma è stato un gioco lento, con manovre orizzontali, con scarse e prevedibili verticalizzazioni e il risultato nell’arco dei novanta minuti è stato una sola vera occasione da gol, puntualmente fallita a metà ripresa questa volta da Rauti, entrato al 62° al posto di Kanoute.

Archiviato il 4-2-3-1, Boscaglia ha schierato dall’inizio i suoi con il 4-3-3, che lo ha messo al sicuro dal peggio: l’inferiorità numerica a centrocampo che ha causato nel passato più di un guaio.

Nel grigiore predominante della prestazione globale della squadra, tre uomini si sono salvati quanto meno per l’impegno, la lucidità e la voglia di fare. Il primo è l’ultimo arrivato, De Rose, che, giocando davanti alla difesa, ha dimostrato di avere le idee chiare, facendo girare la palla con costrutto. Ha giocato sempre di prima, ma è sembrato un profeta nel deserto.

Degli altri due uno è Valente, ormai da qualche partita il solo uomo capace di vincere un dribbling e di aprire appetibili varchi in attacco; l’altro è Lucca, in passato salvatore della patria, ieri, anche se non ha segnato, pedina fondamentale per il gioco di sponda e per creare pericoli per la porta avversaria. Per la cronaca sia Lucca sia Valente sono stati sostituiti, immaginiamo per motivi tattici essendo apparsi senza problemi fisici al momento delle sostituzioni, rispettivamente al 73° per Rauti ed all’83° per Saraniti.

Deludenti sono apparsi Luperini, in evidente difficoltà in mezzo al campo, e Palazzi, ancora una volta schierato centrale di difesa con l’obiettivo di facilitare le riprese, ma con il risultato di non aver mai contribuito con acume alla costruzione del gioco e di aver causato, insieme a Somma, non poche incertezze difensive.

Sarà possibile una inversione di tendenza? Ricordando i dieci minuti a metà ripresa di domenica scorsa con il Teramo, saremmo tentati di rispondere sì, alla luce della prestazione di ieri, dobbiamo confessare tante giustificate perplessità.