Per il Palermo trasferta a S. Siro tra rimpianti, rassegnazione e programmi per il futuro

Per il Palermo trasferta a S. Siro tra rimpianti, rassegnazione e programmi per il futuro

PALERMO – Gli effetti della mazzata rimediata domenica scorsa dal Palermo al Barbera contro il Cagliari sono stati devastanti per la tifoseria rosanero.

Ormai non c’è più nessuno che creda nelle possibilità di salvezza degli uomini di Diego Lopez. La rassegnazione ha avuto la meglio dopo una prestazione nella quale i limiti tecnici e psicologici della squadra ne hanno determinato la resa.

E alla rassegnazione si associano i rimpianti, perché ancora una volta il Palermo aveva illuso passando in vantaggio. È una storia che si è ripetuta tante volte in questa tribolata stagione per i rosanero quella di passare in vantaggio e di essere poi rimontati e sconfitti. Le rimonte subite, dice la storia di questo campionato, sono costate al Palermo 31 punti in classifica. Ma c’è di più.

Un interessante articolo, pubblicato ieri sulla testata giornalistica sportiva on line “Supernews”, ha rivisitato la classifica nella ipotesi che le partite fossero durate 60 minuti anziché 90. In questa ipotetica situazione il Palermo sarebbe terzultimo anziché penultimo, avrebbe 27 punti anziché 15, e sarebbe distante di solo un punto, anziché 7, dal quartultimo posto, detenuto dal Genoa con 28 punti. E sarebbe addirittura a 4 punti da un terzetto di squadre, Sassuolo, Cagliari e Crotone, posizionato al quintultimo posto con 31 punti.

La situazione sarebbe sempre delicata, ma non irrimediabilmente compromessa.

La prima riflessione che nasce dall’analisi di questi numeri è quella di una condizione fisica, che, tutt’al più, consente ai rosanero di giocare alla pari con gli avversari per solo un’ora. Archiviato nei fatti il discorso salvezza, si cominciano a fare ipotesi sul piano definito “B” dal neo presidente Paul Baccaglini: ripartire dalla Serie B a testa alta.

Anche se ancora è presto per qualunque decisione, l’impressione è che del Palermo attuale nella prossima stagione debba restare poco. Tutte le postazioni sono incerte, a cominciare dall’allenatore e dal direttore sportivo. Tra i giocatori della rosa, a parte Nestorovski e Rispoli e qualche giovane come Pezzella e Lo Faso, il resto ha più deluso che soddisfatto.

In attesa del rinnovamento, domani al Meazza il Palermo avrà un difficilissimo impegno contro il Milan della linea verde di Vincenzino Montella. I rossoneri hanno anche loro delle difficoltà, tanto che sono reduci da un pareggio in rimonta rimediato a Pescara, ma possono contare su una schiera di giovani e giovanissimi giocatori, tra i quali spicca Donnarumma, capaci di imbastire bel gioco e divertire i tifosi.

Diego Lopez, che sembra intenzionato ad utilizzare dall’inizio Diamanti, disponibile perché graziato dalla Corte d’Appello della FIGC, che ha ridotto ad una sola giornata la squalifica rimediata per l’espulsione ad Udine, dovrebbe schierare la squadra con il 3-5-1-1.

Con Gazzi squalificato, dovrebbe ritornare titolare Jajalo. La probabile formazione dovrebbe essere composta da Fulignati; Vitiello, Gonzalez, Goldaniga; Rispoli, Bruno Henrique, Jajalo, Chochev, Pezzella; Diamanti; Nestorovski.

Se così fosse, sarebbe sancita la rinuncia definitiva a Posavec. Il Milan dovrebbe disporsi con il 4-3-3 formato da Donnarumma; Calabria, Zapata, Romagnoli, De Sciglio; Kucka, Sosa, Pasalic; Suso, Bacca, Deulofeu. L’arbitro della partita sarà il Sig. Marco Di Bello di Brindisi.