Parigi 2024, gli eSports e i pareri degli appassionati: rivoluzione nel mondo dei Giochi Olimpici

Parigi 2024, gli eSports e i pareri degli appassionati: rivoluzione nel mondo dei Giochi Olimpici

PALERMO – Le Olimpiadi di Parigi 2024 potrebbero arricchirsi di una nuova disciplina? La risposta non è banale, proprio perché, in questo periodo, non si parla d’altro.

Il mondo dei Videogiochi, con l’avanzare della tecnologia, ha sempre più preso piede nella vita soprattutto dei giovani: calcio, basket, motori, azione, e molto altro, sono i temi fondamentali a cui l’universo delle console si ispira. In queste sede, faremo proprio riferimento al mondo degli eSports, che potremmo definire come una nuova frontiera per il mondo di diverse discipline tra cui, soprattutto, quella del calcio.

ESports e Olimpiadi: siamo di fronte a un binomio possibile? Possono i videogiochi diventare a pieno titolo una disciplina olimpica? Sull’argomento, ad agosto, si è espresso Tony Estanguet, co-presidente del comitato organizzatore parigino, nonché ex atleta. Estanguet ha parlato, in tal senso, di una grande possibilità: dare ancor più fascino alle Olimpiadi tra le generazioni future.

Nel 2022 si disputeranno i Giochi Asiatici ad Hangzhou, in Cina. Nell’aprile di quest’anno è stato annunciato, infatti, che gli eSports saranno parte integrante di uno degli eventi polisportivi più grandi al mondo, secondo solo ai Giochi Olimpici. Per il mondo elettronico sarà il primo vero banco di prova che lo porterà sicuramente a essere canonizzato, quale disciplina olimpica.

In Italia, molte società di calcio professionistiche si sono già mosse in tal senso: stiamo parlando di Empoli, Roma, Sampdoria e di recente anche il Genoa che hanno creato le loro squadre virtuali. Addirittura in Francia esiste un campionato parallelo al campionato calcistico della Ligue 1: si tratta della e-Ligue1, dove a partecipare sono tutte le società calcistiche del massimo campionato transalpino.

Ma, si sa, i cambiamenti suscitano le opinioni di chi molto spesso si sente toccato in prima persona: parliamo di chi segue lo sport in tutte le sue sfaccettature e di chi, soprattutto, lo pratica. “Non ritengo una scelta corretta quella di far entrare il mondo dei videogiochi nell’universo olimpico – dichiara Luca, giocatore di basket a livello agonistico -. Si rischia di delegittimare lo sforzo degli atleti che stanno ore e ore ad allenare il proprio fisico”.

Sulla stessa scia è il pensiero di Roberta, che dedica buona parte della sua vita alla ginnastica artistica: “Mi sforzo ma non riesco a pensare agli eSports alle Olimpiadi. Purtroppo, sono consapevole che i giochi olimpici perderebbero il fascino che li ha sempre contraddistinti”. Diverso invece il pensiero di Fabrizio (nome di fantasia) che parla degli eSport, come “un mondo nuovo e tutto da scoprire con il quale l’appeal dei Giochi migliorerà sicuramente”.

Delegittimazione o meno, lo sport ha deciso di aprirsi verso mondi diversi: i videogiochi rappresentano un punto d’arrivo del progresso tecnologico della società in cui viviamo e che, inevitabilmente, sta entrando in contatto con tutti i settori che ognuno di noi vive quotidianamente.