PALERMO – A volte tornare sui propri passi è la scelta migliore da fare, Maurizio Zamparini però è in ritardo di 6 anni.
Per la Gazzetta dello Sport, il patron rosanero ha rilasciato una lunga intervista prima del match casalingo contro l’Inter, squadra allenata da Stefano Pioli che detiene l’incredibile record, se così si può dire, di non aver avuto neanche il tempo di iniziare il campionato a Palermo poiché esonerato dallo stesso Zamparini che si è soffermato proprio sul tecnico dei nerazzurri.
“Pioli è una persona seria e capace, mi pento della scelta che ho fatto. Con lui ci siamo capiti subito, l’ho apprezzato prima come uomo che come allenatore” esordisce il patron friulano.
Intanto, correva l’anno 2011 ed il Palermo aveva salutato Delio Rossi che aveva portato i rosa a sfiorare l’impresa di vincere la Coppa Italia, sfumata proprio in favore del club nerazzurro. Una squadra, quella siciliana, che nonostante l’addio di Pastore poteva contare sui diversi gioielli che erano rimasti alla base come Abel Hernandez, capitan Miccoli, Ilicic e Pinilla. Pioli venne chiamato poiché protagonista di un’ottima stagione sulla panchina del Chievo Verona e nella conferenza stampa di presentazione, Zamparini disse di voler smentire se stesso, tenendo l’allenatore emiliano per almeno 5 anni.
In realtà, però, sappiamo tutti che non fu così: a parte l’eliminazione dai turni preliminari di Europa League contro il Thun, una sconfitta per 3-0 contro il Napoli gli costò la panchina, passandola a Devis Mangia.
“Peccato – dice Zamparini -. Lavora bene e non fa il fenomeno. Devo dire però che sono stato mal consigliato dal mio vecchio dirigente sportivo (Sogliano, ndr). Mi sto mangiando il secondo testicolo, il primo l’ho già mangiato”.
Si potrebbe attribuire da quel momento la decaduta del Palermo, che arrancava per raggiungere la salvezza mente Pioli se la godeva con il suo Bologna, togliendosi delle soddisfazioni e navigando in acque più che tranquille.
Se Zamparini si pente della sua scelta, Pioli si dice sereno: “Sono stato troppo poco a Palermo per capire cosa stesse succedendo. Sappiamo che la loro non è una situazione facile ma hanno calciatori di qualità e soprattutto avranno la voglia di fare risultato. Proveremo ad avere ragione. Con il presidente Zamparini ho continuato ad avere un buon rapporto anche dopo l’esonero, i nostri colloqui sono sempre stati cordiali e positivi. Dopo l’eliminazione in Europa League è cambiato tutto, ma lui è stata una persona seria nei miei confronti” ha detto in conferenza stampa.