PALERMO – Dopo la sesta sconfitta consecutiva in casa rimediata contro il Milan, con 6 punti al penultimo posto in classifica, con 4 punti di distanza dal quartultimo posto utile per la permanenza in Serie A, i tifosi rosanero devono per forza aggrapparsi a qualcosa per non sprofondare nello scoramento.
L’appiglio, che ancora consente di nutrire speranze per l’inversione di rotta in questa stagione cominciata così male, è il Palermo visto dopo il gol del Milan.
Così come i rosanero nella prima mezz’ora del primo tempo sono apparsi impacciati, timorosi di sbagliare, lenti e disattenti, dopo essere passati in svantaggio sono improvvisamente diventati determinati, volenterosi, propositivi e hanno seriamente messo in difficoltà i rossoneri.
Fino al 10° minuto del primo tempo il Palermo non era riuscito a superare la propria metà campo imbrigliato più che dagli uomini di Montella dall’incapacità di sviluppare gioco. Si era assistito fino a quel momento ad un susseguirsi continuo di passaggi in orizzontale poco fuori della propria area di rigore, con l’errore inevitabile al momento della verticalizzazione dell’azione che aveva causato già qualche pericolo per la porta di Posavec. Dopo il gol segnato dal Milan, ma regalato dal Palermo, i rosanero si sono ricordati di essere giocatori di Serie A e timidamente hanno cominciato a tessere delle trame offensive degne di tal nome.
Aiutati dai rossoneri, poco inclini a dimostrare di meritare il posto occupato in classifica, gli uomini di De Zerbi hanno conquistato il centrocampo, hanno pressato con intensità il Milan anche se non hanno avuto grosse occasioni per pareggiare.
Il secondo tempo ha visto il Palermo continuare a crescere. Gli innesti di Lo Faso e di Diamanti al 12° minuto, al posto di Embalo e di Sallai, hanno cambiato il volto della partita. Per la prima volta al Barbera si è visto un gioco fluido, degli inserimenti pericolosi dei trequartisti e delle limpide occasioni da rete.
Il Milan sembrava un pugile stretto all’angolo, ma i difensori rossoneri erano riusciti con delle chiusure affannose ad evitare che Donnarumma capitolasse. Ma l’intensità e la determinazione del Palermo ha costretto il giovanissimo portiere della squadra di Montella al 27° minuto a raccattare il pallone alle sue spalle per il gol meritatissimo di Nestorovski. La rete del pareggio è scaturita da una bella azione sulla sinistra portata avanti da Diamanti, finalizzata da quest’ultimo con un assist sul quale Nestorovki si è catapultato riuscendo a realizzare la sesta rete personale.
Sulle ali dell’entusiasmo il Palermo ha addirittura dato l’illusione di una possibile vittoria, stimolato dal pubblico di casa euforico per il raggiunto pareggio.
E’ stato in quel momento che il Milan si è ricordato di essere squadra. I rossoneri, con l’ingresso dello scalpitante Lapadula al posto di uno spento Bacca, hanno ricominciato a macinare gioco e ad impegnare Posavec, autore di tre interventi molto difficili su altrettanti tiri di Suso. Quando al 37° Lapadula, su un tiro-cross di Suso, si è inventato il gol di tacco che ha sancito il risultato definitivo di 1 a 2 per il Milan, lo scoramento ha preso corpo nel cuore dei tifosi rosanero.
Il rammarico è grande. Lo attenua un poco la bella prestazione del Palermo con il promettente esordio in Serie A di Simone Lo Faso, capace di portare scompiglio nella retroguardia del Milan. Il giovanissimo attaccante palermitano appena diciottenne ha dimostrato personalità alla sua prima al Barbera ed ha contribuito alla svolta della partita.
E il futuro? Bisogna per forza aggrapparsi al Palermo del secondo tempo, con Lo Faso, Diamanti e Bruno Henrique in campo, per nutrire ancora qualche speranza di salvezza, sperando che Nestorovski continui a dimostrarsi implacabile goleador.
Le dichiarazioni di De Zerbi nel post partita, riportate dal “Giornale di Sicilia”, sono orientate in questa direzione: “Posso dire che siamo in crescita e che abbiamo giocato alla pari con il Milan, però a me non interessa. Che poi questa sia la strada, ne sono sicuro. Non è quella giusta e non è quella sbagliata, io però voglio questo e dobbiamo migliorare velocemente”, queste le parole del tecnico.
La sosta per gli impegni della Nazionale arriva opportuna in vista del prossimo impegno previsto in trasferta domenica 20 novembre contro il Bologna. E mentre Zamparini sembra intenzionato a portare la squadra in ritiro, comincia a farsi strada la sensazione che contro il Bologna il Palermo si giochi l’ultima possibilità per continuare a sperare nella salvezza.
Per capire meglio quanto sia problematica la situazione dei rosanero, siamo andati a cercare la posizione del Palermo alla dodicesima giornata del campionato scorso e del campionato della retrocessione. L’anno scorso alla dodicesima giornata il Palermo aveva vinto in casa 1 a 0 contro il Chievo ed aveva 14 punti in classifica insieme all’Empoli con alle spalle Chievo e Genoa a quota 13, Bologna e Udinese a 12, Frosinone a 11, Verona e Carpi a 6 punti.
Nel campionato 2012/13 della retrocessione, alla dodicesima giornata i rosa avevano vinto al Barbera 2 a 0 contro la Sampdoria ed avevano 11 punti in classifica appaiati a Chievo e Pescara, davanti alla Sampdoria a 10 punti, al Genoa a 9, al Bologna a 8 e al Siena a 7 punti.
I tifosi rosanero hanno poco da stare allegri!
Pietro D’Alessandro
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