PALERMO – Festa grande a Bari: il Palermo ha vinto 3 a 0, alla fine di una partita che, dopo un primo tempo noioso, l’ha visto protagonista e nettamente superiore in un secondo tempo disputato con cinismo, tecnica e determinazione.
Il Palermo visto ieri è sicuramente il miglior Palermo della stagione e la partita con il Bari può essere considerata un esame di maturità per i rosanero superato a pieni voti.
È stata la partita che ha finalmente visto protagonista La Gumina, entrato in campo al 26° al posto di Embalo coinvolto in un incidente di gioco che ha tenuto tutti con il fiato sospeso per parecchi minuti: l’attaccante guineense è uscito in barella dopo uno scontro aereo con Busellato.
Il primo gol di Rispoli al 62° è scaturito da una iniziativa di La Gumina, con il pallone che è finito sui piedi del tornante di Tedino e da lì in fondo al sacco passando tra le gambe del portiere avversario.
Il secondo gol al 69° ha visto ancora protagonista La Gumina, il cui tiro in porta respinto da un giocatore barese è arrivato a Trajkovski, che al volo ha scaraventato in rete.
Il terzo gol al 75° è un autentico capolavoro di Coronado: un tiro scoccato da oltre 30 metri che si è infilato in rete alla sinistra di De Lucia.
Sono tante le piacevoli sorprese di questa domenica appena trascorsa.
La Gumina, anche se non ha segnato, ha contribuito con la sua tenacia a favorire le prime due reti del Palermo, mentre Trajkovski, anche lui protagonista della bella vittoria, ha avuto il merito di segnare il secondo gol. E poi c’è stato il ritorno di Coronado a livelli altissimi.
Tornando a La Gumina, che tanto utile può essere per la causa rosanero, il giovane attaccante palermitano è apparso finalmente nel vivo del gioco offensivo, non più un corpo estraneo, ma un elemento di sicuro affidamento capace di impensierire la difesa avversaria in virtù della sua tenacia e della sua forza fisica.
Poi è giusto sottolineare la gara di Trajkovski, non più impalpabile e emarginato dal gioco, ma questa volta propositivo e ricco di iniziative, in grado di vincere l’uno contro uno con il difensore avversario e concludere a rete con pericolosità.
Di Coronado si conosceva la classe: ieri si è apprezzata pure la continuità e la concretezza. Probabilmente, ecco un segnale per Tedino bravissimo a fare di necessità virtù per le numerose assenze dei cosiddetti titolari, sua posizione in mezzo al campo lo ha alleggerito dalla pressione degli avversari e gli ha consentito di inventare gioco senza la marcatura asfissiante cui è sottoposto un attaccante. Il suo gol è da cineteca.
Ai tre vanno aggiunti Rispoli, autentico capitano trascinatore, Dawidowicz, instancabile e lucido uomo tuttofare e Gnahorè ritornato a livelli confortanti.
D’altra parte, se, malgrado l’assenza di Nestorovski, Jajalo, Chochev e Murawski, la squadra si è mossa bene, ha segnato 3 gol ed è stata padrona del campo per l’intero arco della partita, deve esserci stata una prestazione super di tutti i componenti della compagine in campo.
È, quindi confortante per il futuro sapere di poter contare non più su undici uomini, ma sull’intera rosa, per tentare di raggiungere il traguardo della Serie A, a cui oggi i rosanero sono i principali candidati e che, se non interverranno fattori esterni, dovrebbe essere la logica conclusione di questo torneo.
A questo punto per Tedino ci sarà da risolvere il problema Barbera: con questi uomini, nelle condizioni fisiche e mentali espresse ieri, non dovrebbe essere una difficoltà insormontabile.
Sabato contro la Ternana si avrà una risposta che, si spera, consenta di mantenere la vetta della classifica in solitario appena conquistata.,