Palermo-Pisa, determinanti le follie rosanero

Palermo-Pisa, determinanti le follie rosanero

PALERMO –  Ennesimo black out del Palermo ieri sera al Barbera!

Davanti a più di 20mila spettatori si è consumato il dramma di una squadra che appare non solo incapace di produrre gioco e portare pericoli alla porta avversaria, ma anche in grado di farsi del male con delle ingenuità imperdonabili.

Entrambi i gol del Pisa sono dovuti a errori dei giocatori in maglia rosa.

Il primo, al 13° minuto, ha avuto protagonista Ranocchia che ha toccato di mano in area un cross da sinistra di Rus costringendo l’arbitro, che in tutta la partita si è dimostrato disattento e troppo permissivo nei confronti della squadra ospite, a decretare un rigore sacrosanto quanto evitabile.

La trasformazione dello stesso Rus ha permesso al Pisa di passare in vantaggio.

Il raddoppio degli uomini di Pippo Inzaghi al 26° ha visto protagonista e complice il giovane portiere del Palermo Desplanches, che nel tentativo di rinviare in maniera maldestra si è fatto anticipare da Lind che ha avuto vita facile per insaccare e provocare lo scoramento e la disillusione del pubblico di casa.

Fino ad allora, comunque, i rosanero avevano dato chiari segnali di essere a disagio di fronte ad avversari aggressivi, determinati e veloci nello sviluppare trame a centrocampo senza mai però portare pericoli verso la porta di Desplanches.

Solo nella ripresa il Palermo ha dato segni di reazione. Il gol al 59° di Brunori, ben servito da Segre, ha illuso sulle possibilità di raddrizzare l’incontro.

Quando poi, un intervento su Le Douaron lanciato a rete e trattenuto in area per la maglia da Canestrelli ha lasciato indifferenti arbitro e VAR, si è capito che il destino era segnato per i rosanero.

Neanche gli innesti di Di Francesco, al 75° al posto di Verre, e di Henry, all’87° in sostituzione di Lund per l’assalto finale hanno dato buoni frutti.

Ci sarebbe da chiedere a Dionisi perché Gomes sia rimasto in panchina in una partita in cui c’era sicuramente bisogno di ordine e muscolosità e perché abbia aspettato il 30° della ripresa per effettuare i primi cambi.

Unici aspetti positivi di una partita da dimenticare sono la prestazione di Segre, come sempre fatta di cuore e determinazione, e del nuovo arrivato Magnani, ma solo perché non ha commesso errori.