Palermo: l’esordio in Coppa Italia è tutto un’incognita!

PALERMO – L’esordio in Coppa Italia di domani 6 agosto con la Virtus Francavilla, squadra di Lega Pro allenata dal palermitano Gaetano D’Agostino, rappresenta per il Palermo l’inizio di una nuova era. Tutto è cambiato dall’ultima partita del campionato scorso che sancì nei fatti la retrocessione in Serie B, che nei numeri era già matematica da più di una domenica. Tutto è cambiato tranne Maurizio Zamparini, oggi come allora proprietario della società rosanero, non più presidente, ma come non mai nell’occhio del ciclone.

Contestato dalla tifoseria, al centro di una complessa inchiesta giudiziaria che lo vede indagato insieme al figlio Paolo Diego, l’ex presidente sta portando avanti una radicale rivoluzione nel Palermo che finora può annoverare un nuovo direttore sportivo, Fabio Lupo, un nuovo allenatore, Bruno Tedino, e una platea di nuovi giocatori che costituiscono per la maggior parte un’incognita per il campionato cadetto.

Ad oggi, tranne l’attaccante brasiliano Igor Coronado, ex Trapani, il difensore Giuseppe Bellusci, ex Catania, Leeds ed Empoli e, l’ultimo arrivato, il portiere Pomini dal Sassuolo, i nuovi acquisti sono tutti da scoprire. La lista è lunga: c’è Andrea Ingegneri, difensore proveniente dal Pordenone e pupillo di Tedino, alle prese con un grave infortunio subito dopo l’arrivo a Palermo, c’è Gabriele Rolando, 22enne difensore acquistato dal Latina, c’è Przemysław Szyminski, difensore centrale polacco del 1994 prelevato dal Wisla Plock.

Passando al centrocampo, nuovi arrivati sono il 23enne francese Eddy Gnahorè, prelevato dal Perugia con un passato nella Carrarese, nel Carpi e nel Crotone, il polacco Radosław Murawski, 23enne proveniente dal Piast Gliwice, squadra militante nel campionato di Serie A in Polonia ed ancora un polacco, Paweł Dawidowicz, 22enne già in forza alla squadra B del Benfica.

Poi ci sono i ritorni, come i difensori Andrea Accardi dal Modena, Roberto Pirrello dal Siracusa, Aljaž Struna dal Carpi, i centrocampisti Luca Fiordilino dal Foggia, Davide Petermann dalla Carrarese e gli attaccanti Accursio Bentivegna dall’Ascoli, Antonino La Gumina dalla Ternana e Chepas Malele dal Leixoes.

Di contro ci sono da annoverare le cessioni di Bruno Henrique, Gonzalez, Goldaniga, Fulignati e Pezzella.

Si presenta, quindi, uno scenario eterogeneo che sicuramente non rispecchia i programmi di inizio estate, con i quali si preventivava la costruzione di una squadra composta da elementi di esperienza con l’obiettivo di una immediata risalita nella massima serie.

A rendere ancora più incerto il cammino del Palermo contribuisce l’atmosfera da guerra aperta esistente tra la tifoseria organizzata e la società, culminata in episodi che non fanno onore ai tifosi rosanero, da sempre simbolo di correttezza e sportività, come l’impedito accesso allo stadio Tenente Onorato di Boccadifalco ad alcuni giocatori e l’incendio al botteghino esterno del Barbera e che prosegue con il boicottaggio della campagna abbonamenti che va avanti con numeri da minimo storico.

Difficile azzardare una formazione per l’esordio ufficiale al Barbera contro la Virtus Villafranca. Secondo le ultime indicazioni, Tedino dovrebbe schierare la squadra con il modulo 3-4-1-2 con in campo Posavec; Cionek, Struna, Bellusci; Rispoli, Chochev, Murawski, Aleesami; Coronado; Nestorovski, Trajkovski.

Tanti avrebbero visto bene in questo Palermo la combattività di Gazzi e la fantasia di Diamanti, quest’ultimo ancora ufficialmente in forza alla squadra, ma non previsto nel progetto tecnico della società, mentre il primo si è appena accasato ad Alessandria.