Palermo, ieri sera al Barbera era di turno la versione Mr. Hyde

Palermo, ieri sera al Barbera era di turno la versione Mr. Hyde

PALERMO – Strana squadra il Palermo. Dopo due prestazioni positive contro due dirette concorrenti alla promozione in Serie A, ieri sera i rosanero contro il Padova, ultimo in
classifica, sono stati protagonisti di una prova sottotono e confusa, con momenti di illogica frenesia.

Una squadra matura ed equilibrata, ammirata nelle ultime due partite, si è trasformata in un insieme sconclusionato di uomini incapaci di imbastire una manovra fluida che avesse le caratteristiche di gioco, quasi a ricordare le trasformazioni che portavano il Dr. Jekill, suo malgrado, a diventare Mr. Hyde. Il principale responsabile non può che essere l’allenatore. Lo schieramento iniziale dei rosa, con il modulo oscillante tra il 4-4-2 e il 4-2-4, con Trajkovski e Falletti esiliati sulle fasce e Murawski e Haas costantemente in inferiorità numerica a
centrocampo, ancora una volta si è mostrato inadeguato per costruire gioco, il tutto aggravato dall’assenza di Jajalo.

Una squadra di calcio deve costruire gioco per creare situazioni da gol: ha poco senso giocare con cinque punte, così si è venuto a trovare il Palermo al 30° del secondo tempo quando Puscas ha sostituito Haas, con in campo contemporaneamente Falletti, Trajkovski, Nestorovski, Moreo e Puscas, se poi la soluzione offensiva più ricorrente è il lancio lungo di Bellusci. Eppure il gol al 14° del primo tempo di Trajkovski, con leggera ma decisiva deviazione di Ceccaroni, aveva illuso gli 11.000 spettatori del Barbera, allegri e festanti nel consacrare il gemellaggio con i tifosi ospiti. Ma era bastato un minuto a Pulzetti per rimettere in equilibrio la partita, complice una difesa distratta e penalizzata dall’insufficiente argine del centrocampo.

E bene è andata, perché se Brignoli non avesse fatto l’ennesimo miracolo, parando a terra il rigore concesso dall’arbitro al 40° del primo tempo e calciato debole e centrale da Capello, forse staremmo a commentare un’altra sconfitta interna. La vittoria del Lecce a Perugia, pur complicando il cammino dei rosa, non compromette definitivamente la possibilità di raggiungere i pugliesi al secondo posto in classifica.

Gli uomini di Liverani devono ancora riposare e sarebbero penalizzati dall’arrivo alla fine a pari punti con i rosanero per effetto degli scontri diretti favorevoli al Palermo. Il problema principale per Nestorovski e compagni è, però, sperare che la lezione di ieri sera serva al proprio allenatore per non ricadere negli errori che già tanti punti sono costati e scendere in campo nelle ultime quattro partite con la considerazione che la promozione in Serie A potrebbe rivelarsi essenziale per l’esistenza dell’U.S. Città di Palermo.