PALERMO – Dopo più di due mesi di attesa il tanto sospirato closing è miseramente fallito. Le parole di Maurizio Zamparini a giustificazione del mancato accordo, riportate sul “Giornale di Sicilia”, non hanno bisogno di interpretazione: “La delusione dell’offerta presentata dal gruppo di Baccaglini non è la cifra o i tempi in cui intendono pagare, ma è che non mostrano assolutamente alcuna intenzione su quanto investire nella società per fare un Palermo forte, uno stadio e un centro sportivo. Ne parlerò con i miei legali, perché nel contratto c’era scritto che avrebbero dovuto investire circa duecento milioni e invece non c’è niente. Come faccio a dare io ad una città che voglio bene e ai colori rosanero una cosa non sicura?”
Quindi, secondo Zamparini, non sono arrivate quelle garanzie essenziali per passare la mano. A dir la verità pochi avevano creduto a Paul Baccaglini, ma molti ci avevano sperato. All’inizio il clamore mediatico e la capacità di comunicazione della ex iena avevano fatto breccia nel cuore dei tifosi, che avevano convinto se stessi, pur di liberarsi di Zamparini, che il neo presidente potesse risollevare le sorti del Palermo. Ora è subentrata la convinzione che fosse tutto un bluff fin dall’inizio, finalizzato forse a distrarre i tifosi dall’opera di smantellamento della squadra che intanto prosegue. Poco prima della notizia del fallimento del closing, è stata infatti perfezionata la cessione di Pezzella all’Udinese per 4,5 milioni di euro, una cifra importante per un giovane di 19 anni, che dà l’idea del valore attuale e delle potenzialità del difensore napoletano.
Zamparini ha anche detto “Io non chiudo a Baccaglini, ma deve fare un passo indietro e presentarsi con tutte le credenziali per la città, non per me. Non gli do alcuna scadenza, ma non può pensare di fare il presidente gratis. Deve portare investimenti, ha fatto delle promesse e io ho trovato una seconda soluzione con un presidente di alto livello, una garanzia per la Sicilia”. Queste parole, dal sapore enigmatico, non tranquillizzano assolutamente i supporter rosanero, ormai in rotta con Zamparini. La sensazione, che le ultimi vicissitudini hanno creato, è che i tempi della rinascita del Palermo da ieri si siano allungati e non di poco.