PALERMO – I poco più di 6mila tifosi rosanero, infreddoliti ieri sera al Barbera, alla fine del primo tempo avranno immaginato prossime le già tante volte vissute esperienze del passato: esonero dell’allenatore, crollo delle ambizioni di inizio di campionato, cammino futuro irto di ostacoli.
Con l’Ascoli in vantaggio al 42° e con il Palermo incapace di produrre gioco, nessuno poteva prevedere cosa sarebbe successo nei dieci minuti iniziali del secondo tempo.
Ma questi dieci minuti hanno cambiato la partita, il destino di Tedino e forse il campionato del Palermo.
Intanto già al terzo minuto, i rosa avevano ribaltato il punteggio: con i gol di Rispoli al 1° e di Coronado al 3°, dallo 0 a 1 si era passati al 2 a 1. Ma non era sufficiente: ancora Rispoli, autentico trascinatore, al 10° minuto con la sua doppietta incrementava il vantaggio e, alla fine, ci pensava Nestorovski, con una impeccabile punizione dal limite, a consegnare al tabellino il risultato finale di 4 a 1.
Cosa avrà realmente detto Tedino ai suoi durante l’intervallo non si saprà mai. Tutti dovranno accontentarsi delle dichiarazioni ufficiali, già apparse sulla carta stampata e on line: “Venivamo da due giorni particolari, andare sotto negli spogliatoi non è facile. Ho detto ai ragazzi di stare sereni e giocare come sappiamo, mettendo qualcosa in più negli ultimi trenta metri”, queste le parole del mister che ha poi continuato dicendo: “Nel primo tempo abbiamo sbagliato qualche soluzione, poi abbiamo fatto un uno-due importante con Coronado che ha segnato un gol incredibile, lì la partita si è incanalata nella maniera migliore possibile. Le persone, seppur poche, ci hanno aiutato con il loro entusiasmo. Ora dobbiamo pensare a lavorare bene per preparare la partita con il Parma”.
L’impressione avuta ieri sera è che la crisi che ha prodotto un solo punto nelle ultime quattro partite sia solo un problema di testa: appena si sono sbloccati mentalmente con il primo gol di Rispoli, i rosanero hanno sciorinato un calcio veloce, fatto di passaggi immediati e di tiri in porta.
Sotto la luce dei riflettori ci sono Rispoli, per i due gol segnati e per l’intensità della sua prestazione, e Coronado, talento puro, vero lusso per la Serie B, che, se non si intestardisce a fare tutto da solo, può essere veramente determinante per il futuro del Palermo.
Ma meritano una nota particolare Rajkovic, in continuo miglioramento dal suo ritorno in campo dopo la lunga assenza per infortunio, che si è fatto apprezzare per la determinazione e per la tranquillità e sicurezza dei suoi interventi, e La Gumina, che ha concluso poco, ma è stato una continua spina sul fianco della difesa ospite, lottatore autentico, sempre pronto al contrasto e capace con la sua grinta di creare spazio per i compagni.
Per il resto, oltre al ritorno alla difesa a tre, Tedino ha schierato Coronado sulla trequarti, optando per il modulo 3-4-1-2, che è poi diventato 3-4-2-1, quando La Gumina è stato sostituito da Gnahorè al 21° della ripresa.
Panchina salva per ora per l’allenatore rosanero, mentre prima della partita era stato ufficializzato l’addio da parte del ds Lupo con l’arrivo al suo posto di Aladino Valoti.
Rincuorati dai due punti recuperati su Empoli e Frosinone, entrambi bloccati da un pareggio, da oggi i rosa cominceranno a pensare all’appuntamento di sabato 3 marzo con il difficile impegno in trasferta contro il Parma.