Palermo-Cosenza, ultimi minuti fatali per i rosanero

PALERMO – Chi in zona Cesarini ferisce in zona Cesarini perisce!

A parti invertite rispetto alla partita di Ascoli, ieri sera il Palermo contro il Cosenza è andato incontro alla prima sconfitta stagionale patita al Barbera nel primo dei 7 minuti di recupero concessi dall’arbitro, mentre tutto lo stadio di fede rosanero agognava un gol dei suoi e tutti consideravano stretto il risultato di 0 a 0 maturato fino ad allora.

Ma si sa che l’amore è cieco e, anche se il gol di Canotto al 91°, bellissimo per esecuzione, ma indubbiamente frutto del caso, ha gelato il Barbera e fatto pensare al consumarsi di una grossa ingiustizia, qualche dubbio sulla reale forza di questo Palermo dovrebbe nascere.

Ieri sera 26.000 persone, incuranti del caldo afoso, hanno incitato una squadra che si è battuta con impegno anche lei in barba alle avverse condizioni climatiche. Primo tra tutti Segre ha corso per tutto l’incontro e ha mostrato di essere in forma smagliante. Il pubblico ha apprezzato le iniziative di Di Francesco sulla corsia sinistra, la voglia di ben figurare di Di Mariano in un ruolo non suo, l’impegno lodevole di Henderson, ma ha anche visto come sia difficile per la squadra verticalizzare il gioco, creare occasioni da gol e concretizzare quelle poche opportunità da rete che si vengono a determinare.

Il fatto che Brunori sia ancora all’asciutto dopo cinque giornate, che Stulac ieri abbia stentato parecchio ad organizzare il gioco, che Ceccaroni e Aurelio siano apparsi in difficoltà in diverse occasioni, deve far riflettere.

Tanti campanelli d’allarme c’erano stati nel corso della partita. Già al 18° del primo tempo, cinque minuti dopo una conclusione debole da buona posizione di Di Francesco, il Cosenza con Forte, servito involontariamente da Lucioni di testa, calciava all’altezza del dischetto del rigore e impegnava severamente Pigliacelli.

Poi, al 21° della ripresa, dopo una conclusione a rete molle di Brunori servito da Lucioni che aveva letteralmente sradicato la palla dai piedi di Tutino, sulla ripartenza veloce del Cosenza, con la difesa rosanero mal piazzata, Mazzocchi aveva colpito il palo alla destra di Pigliacelli.

È bene comunque archiviare e dimenticare subito questa sconfitta. Il campionato è appena cominciato e chi si era illuso che per il Palermo sarebbe stata una passeggiata verso la Serie A è stato subito smentito. Ci sono tante cose ancora che Corini deve sistemare , ma c’è poco tempo: già martedì 26 sarà ancora campionato con i rosa di scena alle 20,30 in trasferta contro il forte Venezia e un ulteriore passo falso è assolutamente da evitare.