PALERMO – Alla fine l’incubo della auspicata terza vittoria consecutiva che si trasforma in sconfitta è stato scongiurato: ieri sera il Palermo con un gol di Struna al 90° è riuscito a pareggiare una partita che avrebbe potuto vincere, ma che rischiava di perdere in maniera inopinata. Tutta colpa di una deviazione di Haas su un tiro di Segre che aveva spiazzato Brignoli al 14° della ripresa e di un intervento scellerato quanto inutile di Trajkovski su Di Mariano, che era costata l’espulsione del numero 10 rosa.
Fin qui i dati essenziali di una partita che Stellone, forse con un po’ di presunzione, aveva affrontato operando un pesante turn over rispetto alla formazione vittoriosa a Lecce: fuori Rajkovic, Rispoli, Murawski, Mazzotta, Falletti e Moreo, in campo Salvi, Haas, Fiordilino, Aleesami, Trajkovski e Puscas.
Il mister rosanero aveva apportato pure un cambio al modulo, dal 3-4-1-2 di Lecce al 4-3-1-2, tornando alla difesa a quattro con la conseguente pesante limitazioni delle escursioni sulle fasce degli esterni.
Eppure il Palermo era sembrato ben ordinato nelle trame, con Nestorovski a comandare il pressing in attacco e Puscas in continuo movimento nel tentativo di aprire spazi ai compagni e dettare il passaggio. In ombra Haas, molto impreciso così come Aleesami, ben motivato Fiordilino.
Passato in svantaggio ed in inferiorità numerica, i rosa hanno moltiplicato le forze e attaccato a testa bassa. Hanno dovuto fare i conti con la ragnatela di centrocampo dei lagunari, che sfruttando l’uomo in più, hanno aumentato il possesso palla nel tentativo di sfiancare gli avversari.
I cambi effettuati da Stellone, al 65° Falletti al posto di Fiordilino, al 78° Murawski al posto di Haas ed all’86° Moreo al posto di Bellusci, hanno contribuito ad aumentare la spinta e finalmente è arrivato il meritato pareggio.
In attesa dei risultati delle dirette avversarie in campo oggi pomeriggio, è già tempo di pensare alla prossima partita in programma martedì sera in trasferta contro il Carpi.
Mentre sono tutte da stabilire le mosse di Stellone, resta la certezza che la squadra è viva, ha cuore, voglia di fare bene e meriterebbe un pubblico più numeroso.



