Palermo, contro il Genoa sconfitta sì, ma con onore

Palermo, contro il Genoa sconfitta sì, ma con onore

PALERMO – Si è interrotta dopo nove turni la serie positiva del Palermo, sconfitto ieri sera a Marassi dal Genoa per 2 a o.

Ma il punteggio non deve ingannare, intanto perché il raddoppio dei rossoblù con Jagiello è arrivato al 6° minuto di recupero ed è arrivato dopo un goffo errore di Marconi, e poi perché i rosanero sono stati sempre in partita fino alla fine e non hanno raggiunto il pari anche perché Soleri, entrato al 28° della ripresa al posto di Verre, ha fallito al 32° un’occasione da gol clamorosa calciando addosso a Martinez da pochi passi su assist di Sala.

Il primo gol del Genoa era arrivato al 25° del primo tempo, segnato da Gudmundsson con un tiro angolatissimo rasoterra che ha toccato il palo alla destra dell’incolpevole Pigliacelli e si è insaccato in rete.

Vero è che fino a quel momento il Palermo era apparso timoroso, sofferente dell’agonismo degli uomini di Gilardino, che non esitavano a ricorrere al gioco falloso per spegnere le rare iniziative offensive degli avversari. In particolare Damiani sembrava patire l’aggressività dei rossoblù, mentre Sala doveva badare più a controllare Sturaro che a imbastire incursioni sulla fascia. Merito comunque dell’esterno sinistro rosanero un salvataggio sulla linea nei primi minuti di gioco.

La ripresa, iniziata con Gomes al posto di Damiani, ha visto un Palermo più pimpante, manovrare con più velocità ed esercitare una pressione costante sugli avversari, che avevano perso la spavalderia iniziale.

L’ulteriore mutamento tattico predisposto da Corini ha portato in campo dapprima al 65° Tutino e Broh al posto rispettivamente di Di Mariano, autore della solita prestazione tutta cuore, ma con scarsi risultati pratici, e Saric, volenteroso e potenzialmente importante pedina, e poi al 28° Segre e Soleri al posto di Valente e di Verre, ieri in campo dal primo minuto.

Palermo da quel momento schierato con un inedito 442 più che offensivo, ma incapace di arrivare al pareggio, anche per la guardia stretta riservata a Brunori e per le difficoltà di inserimento di Tutino.

La sconfitta non ridimensiona la squadra rosanero, che per lunghi tratti della partita ha tenuto in apprensione la tifoseria locale tentando con scarsa fortuna di arrivare al pareggio. Semmai Corini dovrebbe cercare di capire le ragioni del ricorrente inizio partita poco reattivo della sua squadra.

Sabato contro il Frosinone, nella partita che per i tifosi rosanero vale più dei tre punti in palio, c’è da attendersi un Palermo in palla dal primo all’ultimo minuto di gioco.