PALERMO – Nel mondo del calcio si ricorre spesso ad espressioni del tipo: sfida salvezza, sfida da ultima spiaggia, occasione da non perdere. Palermo-Cagliari di domani pomeriggio è una partita per la quale si potrebbero utilizzare tutte queste espressioni, tranne una: sfida salvezza. Non può essere considerata sfida salvezza perché la squadra di Rastelli, dall’alto dei suoi 32 punti in classifica, non è per nulla coinvolta nella lotta per retrocedere. Questo dovrebbe rincuorare i rosa, che potrebbero essere avvantaggiati dalle deboli motivazioni dei rossoblù, ma le prestazioni, cui il Palermo di quest’anno ha abituato i suoi sostenitori, non incoraggiano a sufficienza.
Eppure sulla carta ancora esiste qualche possibilità di salvezza per l’undici di Diego Lopez. Ecco giustificata l’espressione, valida solo per il Palermo, di partita da ultima spiaggia. La possibilità di avvicinarsi all’Empoli, attualmente distante 7 punti, esiste ed è concreta, dovendo i toscani affrontare stasera alle 20 e 45 la Roma all’Olimpico. Ma troppe volte i rosanero si sono lasciati scappare ghiotte opportunità di avvicinarsi agli uomini di Martusciello. Basti pensare che a fronte di sei sconfitte consecutive rimediate dai toscani, il Palermo è riuscito a recuperare solo un punto, conquistato in casa contro la Sampdoria.
Ed è proprio nelle partite in casa che i siciliani hanno finora fallito e nelle quali ancora sono riposte le residue speranze di salvarsi dalla retrocessione. I numeri sono impietosi: su 14 partite disputate tra le mura amiche, il Palermo ha conquistato solo 5 punti, vittoria contro il Crotone e pareggi contro Pescara e Sampdoria, a fronte di 11 sconfitte.
Contro il Cagliari Diego Lopez dovrebbe tornare alla difesa a 4, e, dovendo per forza di cose rinunciare a Diamanti squalificato, lascerà campo al rientrante Bruno Henrique. Anche Rispoli è pronto, dopo aver smaltito gli acciacchi e scontato il turno di squalifica, per cui la probabile formazione che l’allenatore uruguaiano dovrebbe schierare, in applicazione del modulo 4-2-3-1, dovrebbe comprendere Posavec; Rispoli, Cionek, Goldaniga, Pezzella; Gazzi, Chochev; Sallai, Bruno Henrique, Balogh; Nestorovski, con le possibili alternative costituite da Aleesami per Pezzella ed Andelkovic per Goldaniga.
Restelli dovrebbe optare per il 4-4-1-1 con Rafael; Isla, Pisacane, Alves, Murru; Padoin, Tachtsidis, Ionita, Faragò; Joao Pedro; Borriello.
L’entusiasmo con il quale i tifosi rosanero hanno presenziato all’allenamento a porte aperte di giovedì e la politica dei prezzi bassi praticata dalla società dovrebbero far ben sperare su un Barbera senza molti vuoti, come purtroppo troppe volte si è visto in questa stagione.
L’auspicio è che il clima da ultima spiaggia non coinvolga emotivamente i giocatori, dei quali, finora nei momenti critici, è affiorata una preoccupante fragilità psicologica.
La designazione di Valeri come direttore di gara, visti i precedenti tra i quali la finale del Torneo di Viareggio dell’anno scorso, mette ancora più ansia ai tifosi rosanero.
Nessuno sembra farci affidamento, ma, vincendo domani, il Palermo potrebbe ricominciare a credere nel miracolo! L’anno scorso è successo.