Palermo-Benevento: per i rosanero ambizioni di promozione rinviate all’anno prossimo

PALERMO – Al 94°, a pochi secondi dalla fine dei minuti di recupero, il Palermo ieri pomeriggio era inopinatamente passato in vantaggio con un gol di Broh, che aveva scaraventato in rete un pallone respinto dal portiere avversario su conclusione ravvicinata di Segre. Il Barbera era esploso e i play-off sembravano ad un passo. Ma è stata una breve illusione: l’arbitro, su segnalazione del VAR, ha annullato la rete per fallo di mano di Segre e ha così spento le ultime ambizioni dei rosanero di partecipare ai play-off.

E forse è giusto così.

Anche ieri, infatti, gli uomini di Corini hanno giocato la solita partita priva di gioco e di idee, senza pressing, con una lentezza esasperata e con l’aggravante che contro il Benevento, squadra ultima in classifica, hanno corso troppi pericoli al punto che i difensori, Marconi in testa, tante volte hanno rinviato il pallone senza criterio, senza preoccuparsi di impostare, probabilmente per paura di sbagliare.

Il mister rosanero aveva mandato in campo la squadra che avevamo previsto con Sala esterno a sinistra e Tutino a fianco di Brunori. Del n. 7 in prestito dal Parma si è notata solo la generosità nei tanti tentativi di interrompere l’azione degli avversari, nella veste più di interditore che di attaccante. Non è un caso che l’innesto al suo posto di Soleri al 22° della ripresa abbia movimentato il gioco e portato a diverse conclusioni a rete.

Il rammarico per la mancata vittoria è accresciuto dal fatto che il Palermo, domata la sfuriata iniziale di un intraprendente Benevento, già al 12° minuto di gioco era passato in vantaggio con Sala al suo primo gol in maglia rosa.

Il pareggio dei campani, frutto di una delle ormai troppo frequenti dormite della difesa del Palermo, a prendere sonno questa volta è stato Mateju, è arrivato al 28° per opera di Farias, lesto ad anticipare il n. 37 in maglia rosa su un cross da destra.

E menomale che anche ieri Pigliacelli è stato decisivo, questa volta nel bene, compiendo due interventi su dei palloni destinati a gonfiare la rete alle sue spalle.

Inutili erano stati i tentativi di Corini di ravvivare la manovra cambiando i tre uomini di centrocampo che erano partiti titolari: a inizio ripresa Verre era stato sostituito da Damiani e Saric, al solito volenteroso, ma troppo confusionario, da Broh e poi, a metà ripresa, Gomes da Segre. 

In conclusione non resta che constatare la scarsezza di idee ed il fatto che il Palermo non riesca più a vincere. A quattro partite dal termine, a meno di catastrofi, i 6 punti di distanza dalla zona play-out dovrebbero essere certezza del consolidamento della categoria. 

È perciò opportuno accettare l’idea di dover aspettare la prossima stagione per tentare la scalata in Serie A, possibilmente dopo una campagna acquisti adeguata e con… un nuovo allenatore.