Palermo bello e impossibile: a Cremona succede l’incredibile!

PALERMO – Il Palermo annichilisce la Cremonese! 

I rosanero con il Parma primi candidati alla promozione diretta in Serie A.

Il Palermo vince, diverte e fa sognare i tifosi.

Non siamo impazziti. Stiamo solo cercando di immaginare i titoli degli articoli che avrebbero raccontato la partita Cremonese-Palermo se non ci fossero stati i cinque minuti, non quelli di Bruno Vespa, che hanno consentito ai grigiorossi di pareggiare una partita che tutti credevano fosse già decisa alla fine del primo tempo.

Con due gol di vantaggio, Brunori al 18° sul rigore per fallo di mano in area di Sernicola e Ranocchia al 44°, alla quarta rete in cinque partite, alla fine di una magistrale azione iniziata da Gomes, continuata da Diakitè con un assist impeccabile per il n. 14, con un uomo in più per l’espulsione di Sernicola in conseguenza del fallo da rigore, nessuno poteva immaginare intanto che la partita potesse concludersi con un pareggio e ancor di più che il Palermo potesse disputare una ripresa con un atteggiamento così rinunciatario e dimesso, tutto l’opposto della squadra vista nel primo tempo.

Corini aveva mandato in campo la stessa formazione che aveva strapazzato sabato il Como e che, dopo una breve fase in cui la Cremonese sembrava avere più ritmo e aggressività, aveva preso possesso del centrocampo, aveva dimostrato attenzione in difesa e messo in allarme la retroguardia dei padroni di casa. La superiorità era sfociata dapprima nel vantaggio per il rigore segnato da Brunori e poi nel raddoppio di Ranocchia con in mezzo, e anche dopo, un campionario di azioni pericolose con gli stessi Brunori e Ranocchia, ma anche Segre e Aurelio, ad un passo dalla segnatura. 

Non era stato un Palermo perfetto, anzi la Cremonese aveva fallito il gol del pareggio poco prima del raddoppio di Ranocchia, ma la differenza tra la squadra vista in campo nel primo tempo e quella uscita dagli spogliatoi dopo l’intervallo è apparsa spropositata.

Con i più di tremila indomiti tifosi al seguito, il Palermo fantasticava di sorpasso sulla Cremonese e distacchi pesanti nei confronti delle inseguitrici, ma solo fino al fischio che aveva sancito la fine del primo tempo. A inizio ripresa si è capito subito che i rosanero erano ritornati in campo dimenticando la testa negli spogliatoi. Con due gol in due minuti, Castagnetti al 49° e Coda al 50°, la Cremonese è riuscita a ristabilire la parità e il Palermo è rimasto a guardare.

Nessun effetto hanno avuti i cambi effettuati da Corini, neanche Soleri è riuscito a svegliare i suoi. Solo verso la fine Traorè e Mancuso, entrati al 79° in sostituzione di Di Francesco e di Brunori, si sono resi protagonisti di azioni di una certa pericolosità, ma per il resto solo buio, con la Cremonese stremata e soddisfatta del pareggio, che ricorreva spesso a rinvii alla “viva il parroco” e che solo con l’ex Falletti tentava di avventurarsi nella metà campo avversaria 

Con il Venezia che al 92° ha avuto ragione del Pisa, nel pomeriggio avanzato il rammarico per la mancata vittoria è cresciuto. 

Ora c’è da capire cosa sia passato per la mente dei rosanero nei primi cinque minuti della ripresa: da giocatori impavidi, ricchi di iniziative e di carattere, si sono trasformati in uomini timorosi e impacciati.

Per fortuna martedì si torna in campo al Barbera contro la Ternana e, facendo tesoro di quanto accaduto nel secondo tempo per far sì che non succeda più, ci sarà la possibilità di dimostrare che il vero Palermo è quello del primo tempo di ieri.