Palermo-Bari, pari e patta. Onori a Lucca e… a Boscaglia

Palermo-Bari, pari e patta. Onori a Lucca e… a Boscaglia

PALERMO – Alla fine di una partita impegnativa, giocata con attenzione e prudenza e che stava rischiando di perdere, il Palermo è riuscito in extremis ad agguantare un pareggio, che a conti fatti è il risultato più giusto.

Onore dunque a Lucca, che è stato determinante per il risultato finale di 1 a 1 con quel tiro su punizione calciato da trenta metri dalla porta avversaria, che al 43° minuto dela ripresa si è insaccato alla sinistra di Frattali, immobile ed esterrefatto dalla potenza di quella vera e propria cannonata.

Onore al mister Boscaglia, che, da allenatore serio e preparato, contro una squadra forte, ben schierata, con elementi di categoria superiore e affollata a centrocampo, ha avuto il coraggio e l’intelligenza di ammorbidre il suo credo calcistico e attuare un modulo meno spregiudicato capace di imbrigliare la manovra avversaria.

Così il canonico 4-2-3-1, ad inizio partita, è stato corretto nel 4-3-3, che non ha impedito di arrecare pericoli alla porta del Bari e ha protetto di più la difesa rosa dalle ripartenze nemiche che nel passato avevano avuto spesso campo libero.

A seguito dello svantaggio derivato allo scadere del primo tempo da uno sfortunato concorso di situazioni sfavorevoli, carambola su Palazzi, pallone fortuito arrivato a D’Ursi, tiro e gol, Boscaglia ha cominciato a metà ripresa la girandola di sostituzioni, ritornando al 4-2-3-1 per finire con tutte le punte rosanero in campo. Ed è stato allora che sono cominciate le scorribande pugliesi in un centrocampo privo di maglie biancoblù, questo ieri il colore della maglia dei padroni di casa, celebrativa dei 120 anni di vita della società.

Per fortuna alla mezzora della ripresa D’Ursi ha sprecato banalmente una di queste pericolose incursioni e poi Lucca ha rimesso le cose a posto. Da riferire un episodio spiacevole, ma privo di riscontri, successo nel finale di partita, quando Odjer furibondo voleva lasciare il terreno di gioco per dei presunti insulti razzisti ricevuti da Antenucci. È dovuto intervenire Boscaglia in persona per calmare il suo giocatore con l’arbitro che a chiari gesti faceva intendere di non aver sentito nessun insulto.

Appuntamento per il 9 gennaio, finalmente, 2021 per Cavese-Palermo, con i migliori auguri di un sereno Natale e di un felice anno nuovo.