PALERMO – Forti emozioni ieri sera al Barbera. Il Palermo ha vinto contro il Verona una partita di fondamentale importanza per il cammino verso la Serie A e l’ha fatto con le sue armi migliori: cuore, grinta e carattere.
Alla fine di 97 minuti di gioco intenso, gli uomini di Stellone hanno avuto ragione di una delle dirette concorrenti alla promozione, cancellando, con una prestazione all’insegna dell’agonismo puro, i minuti conclusivi della partita di Pescara: nessun calo di tensione ieri a conforto di quanto richiesto dai tifosi di casa della Curva Nord con il lunghissimo striscione su cui era scritto “FATE COME NOI NON MOLLATE MAI”.
E la riprova si è avuta negli ultimi sei minuti di gioco, tanto è stato il recupero concesso dall’arbitro Giua, allungato poi addirittura a sette.
In quei minuti si è visto il cuore rosanero: giocatori e pubblico, erano poco più di 10.000 sugli spalti, ma con un tifo da 100.000, uniti a lottare senza tregua per questi tre punti preziosissimi.
Ridotti in dieci per lo scellerato, quanto inutile, fallo a centrocampo di Bellusci su Pazzini, che era costata la seconda ammonizione al centrale, gli uomini di Stellone hanno stretto i denti, soffrendo nella difesa del gol con il quale Nestorovski aveva rotto l’equilibrio a favore del Palermo al 1° minuto della ripresa. Hanno tamponato le ultime velleità degli scaligeri, hanno per due volte fallito il raddoppio della tranquillità ed hanno alla fine raccolto le ovazioni del pubblico, le cui coronarie erano state pericolosamente messe a rischio.
La vittoria è di tutti: di Moreo, umile faticatore offensivo, autore dell’assist per il gol di Nestorovski, di Jajalo, perno del gioco, di Murawski, polmone di centrocampo, di Nestorovski, pedina fondamentale per il suo movimento e per il suo fiuto del gol, di Aleesami, finalmente propositivo sulla fascia, di tutti gli altri giocatori, compresi i nuovi entrati, Fiordilino, Pirrello e Puscas e dei tifosi instancabili nel sostegno e ripagati dalla prestazione dei loro beniamini.
È anche la vittoria di Stellone, che, confermando il 4-3-1-2, ha dato il giusto peso al centrocampo.
Altra considerazione positiva: dopo 8 turni, in cui gli avversari hanno segnato uno o più gol, la porta rosa è rimasta inviolata. Sarà stata questa la partita della svolta?
È presto per dirlo, ancora tutto può succedere. Conforta la vitalità della squadra e lo spirito di sacrificio di tutti i giocatori. Classifica alla mano, il Palermo è ora ad un punto dal Lecce, secondo ma con una partita in più disputata.



