PALERMO – Quando al 28° minuto della ripresa, sul punteggio di 0-0, con il Palermo in dieci per l’espulsone al 48° di Broh per doppia ammonizione, l’arbitro ha fischiato il rigore per il Catanzaro ed espulso Crivello che aveva commesso, a parer suo, fallo da ultimo uomo in area di rigore su Di Massimo, la sensazione che la stagione fosse proprio nata sotto una cattiva stella per i colori rosanero l’hanno avuta un po’ tutti. E invece, dopo la trasformazione del rigore, gli uomini di Boscaglia, ieri di Filippi per la squalifica del tecnico gelese, in 9 contro 11 sono riusciti nell’impresa di pareggiare e di tornare a casa con un punto che vale oro.
E c’è da lodare il coraggio di Filippi, che, a 6 minuti dalla fine, con il Catanzaro che con due uomini in più non vedeva l’ora di sferrare il colpo del k.o., con i rosa che cercavano disperatamente di non subire il secondo gol, ha inserito un attaccante, Lucca, al posto di un difensore Marconi. Così dal 4-2-3-1 iniziale, dopo essere passati al 4-4-1 dopo l’espulsione di Broh, gli ultimi minuti vedevano il Palermo giostrare con un anomalo 3-4-1, animato da un cuore, una grinta, uno spirito di squadra mai visti prima in questo inizio di stagione.
E la fortuna ha aiutato gli audaci: all’88° una punizione a metà strada tra la bandierina del calcio d’angolo ed il vertice sinistro dell’aria di rigore, tirata da Almici, dopo una deviazione di Evacuo, colpevole di avere realizzato il rigore, si è insaccata nella rete di Branduani tra lo stupore di tutti e la gioia dei tifosi rosanero, che finalmente avevano assistito sul canale YouTube di Eleven Sports ad una partita senza interruzioni.
Ad animare i rosa è stata la voglia di non arrendersi ai torti, perché il rigore e ancor di più l’espulsione di Crivello sono apparsi inventati dal direttore di gara, particolarmente severo ieri verso i siciliani. Ma anche la seconda ammonizione a Broh, che ne ha determinato l’espulsione, è sembrata esagerata.
Eppure il Palermo a Catanzaro con gli uomini contati per colpa del Covid-19, ad inizio partita era sembrato particolarmente volitivo, manovrava in velocità, praticava un pressing alto e già nei minuti iniziali aveva fallito con Kanoutè, felicemente imbeccato da Broh, una chiara occasione da rete.
E invece nei minuti finali, dopo una partita equilibrata, nella quale è vero che era stato graziato più volte dagli avanti avversari, doveroso un plauso a Pelagotti, che ha salvato più di una volta la sua porta, il Palermo ha dimostrato, seppur in 9 contro 11, di avere ancora ritmo e di riuscire a manovrare con schemi semplici ma veloci.
Alla luce di come si era messa la partita, il punticino guadagnato è un gran risultato. La speranza è che lo spirito visto ieri si mantenga in futuro e contribuisca all’inversione di rotta ancora possibile.