PALERMO – Non ci sono più parole per descrivere le brutture della difesa rosanero. Ormai non ha più senso parlare di errori, semmai si deve riferire della sistematica approssimazione di una fase difensiva lenta, scriteriata, senza automatismi e priva della carica di aggressività necessaria anche per spazzare l’area alla bisogna.
Appare improbabile che Corini non si si sia ancora reso conto di quanta libertà godano gli avversari al momento del tiro, di come venga difficile ripartire, ma anche allentare la pressione, al minimo segnale di assedio da parte degli antagonisti.
È chiaro che ci sia qualcosa che non funziona nei meccanismi difensivi e non è stato ieri il primo segnale.
Ieri, in trasferta contro il Pisa, la situazione è apparsa più eclatante perché ha vanificato l’enorme lavoro degli uomini della trequarti e di capitan Brunori in gol per due volte, al 32° con una magistrale punizione a giro dal limite dell’area di rigore e al 76° su rigore e anche autore dell’assist al bacio che ha portato al 76° Lund al gol del momentaneo 2 a 3 a favore dei rosanero.
In mezzo ed oltre, gli orrori di una difesa arruffona, di un centrocampo incapace di fare filtro e di chiudere gli spazi con la conseguenza che gli avversari hanno tutto il tempo per prendere la mira e trafiggere Pigliacelli senza copertura.
A complicare le cose per gli uomini di Corini, c’è stata al 64° l’espulsione di Gomes per doppia ammonizione.
E così è arrivata la quarta sconfitta in cinque partite con numeri da paura: 7 gol incassati nelle ultime due gare, 14 nelle ultime cinque.
Il risultato finale di 4 a 3 per il Pisa, con i gol al 59° di D’Alessandro, al 62° di Bonfanti e la doppietta del subentrato Tramoni all’83° e al 91°, rende ancora più impervio il cammino del Palermo e annacqua le prospettive di soluzione positiva dei play off.
Occorre fare qualcosa… o no?