Il Palermo, che non sa difendere, affonda contro la Ternana

PALERMO – Il Palermo ha interrotto la serie di vittorie casalinghe con una sconfitta senza attenuanti contro la Ternana, sconfitta che lascia spazio a una miriade di considerazioni tra il rammarico, la delusione e il disappunto.

C’è rammarico per aver perso altri preziosi punti, c’è delusione per un risultato che non era assolutamente preventivato, c’è disappunto per il ripetersi di situazioni che erano già apparse evidenti in passato, ma che non avevano inciso per le contemporanee performances della squadra, capace di segnare sempre qualche gol in più di quelli subiti.

Ieri sera quest’ultima circostanza non si è verificata e il Palermo ha dovuto ammainare le vele al cospetto di una squadra, la Ternana, che non ha dovuto faticare più di tanto per perforare per tre volte la retroguardia rosanero.

Senza cercare colpevoli, è sotto gli occhi di tutti come Pereiro al 10° minuto del primo tempo abbia avuto vita facile per preparare il tiro da fuori area con il quale ha fatto secco Pigliacelli, apparso non impeccabile, e portato in vantaggio i suoi o come Luperini al 19° della ripresa abbia avuto tutto il tempo per sistemarsi la palla sulla linea di fondo e mettere a centro area un pallone che Pyyntia ha tranquillamente spinto in rete per il raddoppio della Ternana o, dulcis in fundo, come dieci minuti dopo Raimondo abbia sulla corsa superato Ceccaroni e da posizione defilata abbia segnato il gol della resa per i rosanero.

Eppure il bellissimo gol con il quale Lund al 19° del primo tempo aveva agguantato il momentaneo pareggio, aveva illuso i tifosi del Barbera certi di dover assistere all’ennesima vittoria interna.

Non è servito il casuale gol di Brunori al 95° ad attenuare la delusione, se non a sancire il risultato finale di 3 a 2 per i rossoverdi.

Il Palermo non sa difendere: è questa la drammatica considerazione che tutti si sono fatti già da tempo, tutti tranne Corini, che avrebbe dovuto apportare i dovuti correttivi.

Innanzitutto sono necessari un filtro a centrocampo più efficace, un automatismo sui calci piazzati più idoneo e chiusure più puntuali ed energiche. Intanto il secondo posto si è allontanato e le due trasferte consecutive a Brescia e a Lecco adesso fanno paura, perché il rischio di vanificare quanto di buono fatto fino alla vittoria contro il Como è grande.