PALERMO – Il Palermo tornerà in campo domani sabato 2 marzo alle 14,00 a Brescia per affrontare le “rondinelle” e sarà un incontro ricco di incognite e di tensioni considerando come i rosanero arrivano alla partita. La sconfitta, patita martedì sera al Barbera contro la Ternana, ha rimarcato situazioni che già in passato avevano causato preoccupazioni. È ormai palese il fatto che il Palermo abbia enormi problemi difensivi.
Tante volte questi problemi sono passati in subordine per la capacità dei rosanero di segnare qualche gol in più degli avversari, cosa che non è accaduta sabato. Sta di fatto che gli avversari penetrano nell’area del Palermo con troppa facilità, evidenziando l’assenza di automatismi difensivi, l’incapacità di mettere in atto un adeguato filtro davanti alla difesa e l’inadeguatezza degli schemi sui calci piazzati.
Fossimo in Corini, cercheremmo alternative alla marcatura a zona sulle palle inattive e sistemeremmo a centrocampo in maniera più efficace gli uomini deputati a porre il primo argine alle ripartenze dei contendenti. È evidente che un nuovo passo falso comprometterebbe forse in maniera definitiva le velleità di promozione diretta.
Domani l’ex “genio”, al cospetto di una squadra reduce da tre pareggi e una sconfitta, sembrerebbe voler confermare in toto la formazione scesa in campo martedì con, quindi, un Palermo schierato con il 4-3-3 con Pigliacelli; Diakitè, Nedelcearu, Ceccaroni, Lund; Gomes, Segre, Ranocchia; Di Mariano, Brunori, Di Francesco. Maran dovrebbe rispondere schierando il Brescia con il 4-3-2-1 con Avella; Dickmann, Papetti, Adorni, Jallow; Bisoli, Paghera, Bertagnoli; Bianchi, Galazzi; Moncini.