Troppo forte l’Empoli o solo una giornata storta per i rosanero?

Troppo forte l’Empoli o solo una giornata storta per i rosanero?

PALERMO – Dopo il disastro di ieri sera ad Empoli, il Palermo, con l’allenatore Tedino in testa, prova a capire che cosa non ha funzionato al Castellani. In un colpo solo i rosanero hanno perso l’imbattibilità in trasferta, hanno subito una pesantissima sconfitta sul campo di una delle dirette concorrenti alla promozione in Serie A e hanno collezionato una serie di errori difensivi non degni di quella che è ancora la miglior retroguardia del campionato cadetto.

La partita di ieri sera ha dato prova della forza dell’Empoli. Gli uomini di Andreazzoli hanno grinta, carattere e tecnica di gioco sopraffina. Scambi veloci a centrocampo e finalizzazioni efficaci per Caputo, autore di una tripletta e capocannoniere del torneo, e per Donnarumma, degno compagno d’attacco e vice cannoniere subito dietro Caputo, ne fanno una macchina da guerra. Non a caso il gioco dell’Empoli viene paragonato a quello del Napoli.

Dall’altra parte c’è da considerare la giornata storta di tanti giocatori in maglia rosanero. A cominciare da Dawidowicz, che ha fatto capire quanto sia stato azzardato privarsi di Cionek.
Caputo sarà bravissimo nel movimento senza palla, nel dettare il passaggio filtrante ai compagni, ma Dawidowicz è sembrato oltre che troppo statico, anche distratto in troppe occasioni.
La prova di Szymiński è stata l’ennesimo tentativo fallito di trovare un’alternativa all’infortunato Rispoli sulla fascia destra. Il polacco mai è arrivato al cross e non è riuscito nella fase difensiva a porre argine alle incursioni dell’esperto Pasqual.

Anche Struna si è fatto coinvolgere nel naufragio rosanero, troppo spesso preso d’infilata dalle veloci trame degli azzurri empolesi: lo sloveno ha rimediato un’ammonizione, che, essendo diffidato, gli impedirà di giocare lunedì 12 al Barbera contro il Foggia. Della retroguardia rosa solo Bellusci ha mantenuto la calma, ma ha potuto fare ben poco per arginare la furia degli avversari. Riguardo al resto, l’unico che ha lottato fino alla fine è stato Nestorovski, arrivato più volte a sfiorare il gol, mentre Trajkovski, pur mostrando lodevole impegno, è apparso ancora una volta inconcludente ed evanescente.

Coronado, troppo lontano dalla porta, ha cercato di mettere ordine a centrocampo assieme a Jajalo, oggetto di una marcatura assillante in pressing da parte degli avversari, e a Chochev troppo lento rispetto ai velocissimi avversari. Tedino ha più volte cambiato modulo, passando al 4-3-3 con l’inserimento di Moreo al posto di Chochev e poi al 4-4-2 con Gnahorè al posto di Coronado. Il francese ha dato un po’ di vitalità al gioco, anche impegnando Gabriel con un tiro da fuori al 25° della ripresa, ma la partita era segnata. Con la vittoria di ieri gli uomini di Andreazzoli si sono accreditati come favoriti per la promozione.

Tedino deve far tesoro della sconfitta, l’allenatore se ne è già assunto pienamente la responsabilità, e lunedì contro il Foggia dovrà darne prova perché sarà d’obbligo tornare alla vittoria.
C’è speranza che i tifosi rosanero, consapevoli della delicatezza del momento che vive la squadra, mettano da parete i rancori verso il patron Zamparini e accorrano finalmente numerosi al Barbera per far fronte comune verso l’obiettivo Serie A.