Finale Play-off Serie C: Palermo cinico e implacabile ad un passo dall’avverarsi del sogno

Finale Play-off Serie C: Palermo cinico e implacabile ad un passo dall’avverarsi del sogno

PALERMO – Cinico, implacabile, inarrestabile: cosa si può dire di più del Palermo visto ieri sera all’Euganeo? Al cospetto di un avversario, che ha fatto dell’aspetto tecnico la sua arma vincente con un pizzico di narcisismo di troppo, i rosanero hanno offerto l’ennesima prova di maturità.

Spegnendo sul nascere le velleità degli avversari, hanno colpito con freddezza con Floriano al 10° minuto del primo tempo, hanno sofferto, hanno respinto gli attacchi di Chiricò e compagni, non hanno mai mollato, hanno reagito con veemenza anche agli errori, pochi, commessi e sono approdati alla finale di ritorno in programma domenica prossima con l’importantissimo vantaggio di avere due risultati su tre per poter coronare il sogno dell’approdo in Serie B.

Il gol di Floriano, che ha sancito la quarta vittoria in trasferta su quattro incontri disputati lontano dal Barbera in questi play-off di Serie C, è la testimonianza lampante della mentalità che Baldini ha tentato di trasmettere, con ottimi risultati, ai suoi uomini: mai arrendersi, mai dare nulla per scontato e lottare su ogni pallone. E difatti, quel pallone che sembrava perso vicino all’out di destra e nella piena disponibilità di Curcio, improvvisamente, per la pressione di Valente, uno che non si arrende mai, è ritornato vivo e si è trasformato in un cross rasoterra verso il centro dell’area dove come un falco è spuntato Floriano che ha fatto secco l’esterrefatto Donnarumma.

La reazione del Padova c’è stata, eccome!

Ma il Palermo non ha mollato di un centimetro. Si è difeso, ma non si è limitato solo a difendersi, perché non rientra nella sua mentalità la difesa ad oltranza. Con Brunori a lottare contro un nugolo di avversari, ha sfiorato in più di un’occasione il raddoppio, ha scheggiato con Luperini in semirovesciata il palo alla sinistra di Donnarumma e ha dato l’importante immagine di essere sempre vivo. Come quando, al 30°, Marconi ha rimediato ad un’uscita a vuoto di Massolo, con un recupero miracoloso riuscendo ad impedire con una rovesciata che il pallone finisse in rete. Immaginiamo che la maggior parte dei tifosi rosanero non abbia visto questo gesto atletico perché avrà chiuso gli occhi per non vedere il pallone che, ormai per tutti, era sicuro che stesse per entrare in rete. E invece con la rovesciata di Marconi la sfera si è stampata sulla traversa ed è stata poi allontanata lasciando alla VAR; in assenza dei sensori sui legni della porta, il compito di stabilire se il pallone avesse o meno varcato del tutto la linea di porta. Ma le immagini non hanno dato certezze in merito e, perciò, si è ripartiti con il risultato immutato di 0 a 1 per i rosa.

Cosa succederà al ritorno al Barbera?

Intanto non ci sarà Damiani, che verrà squalificato per essere stato ammonito da diffidato, ma non ci sarà, per analoga motivazione, Ajeti. Il risultato è sicuramente aperto: il Padova non è stato ridimensionato, perché ha mantenuto intatte le sue potenzialità. Ma la forza del Barbera, pieno in ogni ordine di posti, determinerà, al di là del gol di vantaggio, un aiuto significativo… e il sogno potrebbe avverarsi!