PALERMO – Il Palermo vero non può essere quello visto a Brescia e a Pisa.
Al di là delle caratteristiche tecniche dei giocatori e tattiche dell’allenatore, i tifosi rosanero non accettano che lo loro squadra del cuore abbia in campo l’atteggiamento timoroso, rinunciatario e arrendevole visto nelle prime due partite di campionato. Anche la sconfitta più dura può essere accettata se la maglia è sudata, se si è combattuto fino all’ultimo secondo, se si è cercato di arrivare prima dell’avversario su ogni pallone, se si è giunti stremati al fischio finale. Perdere ci può stare, ma a testa alta dopo aver venduto cara la pelle.
Ecco il compito più importante per Dionisi nei due giorni successivi al tracollo di Pisa: ridare un’anima alla squadra, risvegliare l’orgoglio apparso sopito, ricordare ai suoi giocatori cosa significa indossare la maglia rosanero.
Per quanto riguarda la formazione che scenderà in campo domani martedì 27 agosto alle 20,30 al Giovanni Zini di Cremona, vista la indisponibilità di Nedelcearu uscito malconcio sabato sera, dovrebbe esserci l’esordio di Ceccaroni in difesa, mentre l’altro esordio in attacco di Di Mariano dovrebbe essere frutto di una scelta tecnica a seguito della sconcertante prestazione di Insigne a Pisa.
Palermo, quindi, schierato con il 4-3-3, con Desplanches; Diakité, Ceccaroni, Nikolaou, Lund; Blin, Gomes, Ranocchia; Di Mariano, Brunori, Di Francesco.
La Cremonese dovrebbe presentarsi in campo con il modulo 3-5-2 con Fulignati; Antov, Ravanelli, Bianchetti; Barbieri, Majer, Castagnetti, Johnsen, Sernicola; Vazquez, De Luca.