Coppa Italia 2023-2024: il Palermo è fuori con tanti rimpianti

PALERMO – Esclusione amara dalla Coppa Italia per il Palermo!

Alla fine di una partita ricca di emozioni, che ha visto i rosanero combattere alla pari con gli uomini di Ranieri, al 18° minuto del secondo tempo supplementare, complice forse l’unica distrazione della difesa siciliana, un colpo di testa di Dossena ha sancito il risultato finale di 2 a 1 per la squadra di casa e l’estromissione del Palermo dalla Coppa Italia.

Corini aveva mandato in campo la sua squadra confermando il previsto modulo 4-3-3 con Pigliacelli in porta, difesa formata da Lucioni e Marconi centrali con Mateju e Ceccaroni, l’unico adattato ad un ruolo non suo, esterni, con a centrocampo Vasic, Stulac e Gomes e tridente offensivo composto da Insigne, Brunori e Di Mariano.

I tempi regolamentari, pur con tante azioni da gol da una parte e dall’altra, si erano chiusi a reti inviolate, con un rigore parato da Pigliacelli e tre interventi decisivi di Radunovic, il primo su una girata di Brunori già al 4° minuto di gioco, il secondo al 46° su una sventola dalla distanza di Gomes destinata all’incrocio dei pali e dopo due minuti su un tiro al volo di Vasic da distanza ravvicinata. 

Il gol di Dossena, di testa al 10° del primo tempo supplementare, con il quale il Cagliari era passato in vantaggio, poteva essere una botta micidiale per i rosanero già a corto di fiato e invece il solito Soleri, entrato al 13° del primo tempo supplementare al posto di Brunori preda dei crampi, segnava al 16° minuto del secondo tempo supplementare il gol del pareggio con un imperioso stacco di testa su calcio d’angolo che ha mandato il pallone in rete senza che Radunovic, non  a caso il migliore dei suoi, potesse farci nulla.

Diciamo subito che gli unici rosa apparsi non ancora in condizione sono stati Mateju, suo il tocco di mano in area che ha convinto l’arbitro Marinelli, dopo aver visto le immagini al VAR, a concedere al Cagliari al 23° del primo tempo il rigore parato da Pigliacelli, e Insigne, ancora troppo legnoso e non in grado di superare l’avversario.

Di contro, oltre a Pigliacelli, apparso subito al top della condizione e impeccabile nell’azione del rigore parato, hanno ben impressionato Lucioni, un guerriero al centro della difesa, reattivo e instancabile, Vasic, lucido e ordinato non solo a dettare gioco in mezzo al campo, ma anche a tentare la via del gol, sfiorato in due occasioni, Gomes, elegante e sempre pronto a dettare il pressing alto, ed il solito Brunori, autentico pericolo costante per la difesa avversaria.

Ricapitolando, a parte la beffa finale, la partita lascia ben sperare per una stagione che potrebbe portare tante soddisfazioni ai tifosi rosanero, che avranno apprezzato le gesta generose, ma poco fortunate, dei propri beniamini ieri campo con maglietta bianca con colletto rosa e fascia diagonale celeste che riprende i colori del City Football Club.