PALERMO – Un Palermo brillante, volitivo e finalmente concreto ha avuto ragione ieri sera al Barbera di un Bari in verità dismesso, ma pur sempre squadra di rango capace di impensierire qualunque avversario. Ma contro i rosanero di ieri c’era poco da fare e il risultato finale di 3 a 0 per i padroni di casa ne è testimonianza.
La partita è stata la controprova, se mai ce ne fosse bisogno, di quanto siano stati azzeccati gli acquisti del mercato invernale appena concluso. In campo fin dall’inizio Diakitè ha immediatamente conquistato il popolo rosanero con le sgroppate con le quali dà dimostrazione del suo vigore fisico e della sua tempra di lottatore instancabile.
Ranocchia, ormai, dopo solo due partite, ha fatto vedere di che pasta è fatto. Trequartista con le idee chiare, ieri si è rivelato anche come goleador: è stato lui a sbloccare il risultato al 44° minuto del primo tempo con un tiro al volo di controbalzo. Quando, dopo un inizio ripresa in soggezione, il Palermo al 26° ha raddoppiato con un colpo di testa forte e preciso di Ceccaroni sulla punizione calciata in maniera impeccabile da Di Mariano, il Bari si è arreso e ha concesso la possibilità al “dottor” Segre di segnare al 35° il suo settimo gol stagionale sempre di testa sempre su preciso cross questa volta da sinistra di Di Mariano.
E, anche se non compare nel tabellino dei marcatori, Brunori si è affermato come uno dei protagonisti della vittoria dei rosanero avendo salvato per due volte Pigliacelli rinviando sulla linea della sua porta due palloni altrimenti destinati a gonfiare la rete. Altro dato importante è quello che finalmente il Palermo non ha incassato reti, cosa che non accadeva dalla partita vittoriosa contro il Brescia dell’8 novembre scorso. In attesa dei risultati delle gare che si disputeranno oggi, il Palermo è prepotentemente risalito in classifica a due punti di distanza dalla promozione diretta e l’impressione è…..che il bello debba ancora arrivare.