PALERMO – Prima partita del 2024 e prima sconfitta per il Palermo.
Il 2023 era finito con prospettive più che rosee, l’anno nuovo è cominciato con una legnata che rischia di generare effetti psicologici di preoccupante rilevanza.
La forte impressione che si è avuta durante e dopo la partita persa ieri contro il Cittadella è stata quella di mancanza di coraggio, con la conseguente paura di sbagliare. I troppi passaggi verso Pigliacelli sono il segnale di una squadra che non riesce a dimostrare personalità, rifugge dalle responsabilità e affida al proprio portiere l’onere di organizzare il gioco.
Con Gomes in precarie condizioni fisiche, Corini aveva schierato Stulac a centro del campo a dettare i tempi e delineare le geometrie della manovra. E proprio Stulac si è rivelato il protagonista in negativo della partita quando al 5° minuto del secondo tempo, con il Palermo già sotto per il gol realizzato al 26° del primo tempo da Pandolfi, ha rimediato un rosso per doppia ammonizione intervenendo con durezza e in ritardo su un avversario in un’azione a centrocampo.
Mancanza di personalità e di coraggio, paura di sbagliare, insicurezza e scarsa autostima, sono tutti fattori sui quali Corini dovrà concentrare la sua attività per consentire finalmente alla squadra quel salto di qualità tanto atteso e ancora non arrivato.
Eppure ieri pomeriggio il Palermo aveva cominciato bene, rispondendo con tempestive ed veloci ripartenze alle azioni degli uomini di Gorini. Il gol di Pandolfi, lo stesso che aveva regalato ai suoi la vittoria al 97° il 12 novembre al Barbera, con la poco efficace marcatura di Ceccaroni su Pittarello e la scarsa attenzione dei suoi compagni di difesa verso lo stesso Pandolfi, ha avuto l’effetto di un black out improvviso: il Palermo all’istante è diventato timoroso e d’allora nessuno si è assunto la responsabilità di caricarsi la squadra sulle spalle e organizzare la controffensiva.
Poi è arrivato il rosso a Stulac e la luce si è definitivamente spenta.
A nulla sono valse le sostituzioni dettate dallo squalificato Corini, che ha seguito la partita dalla tribuna: all’80° Vita ha raddoppiato per il Cittadella chiudendo di fatto l’incontro.
Le dichiarazioni ottimistiche del tecnico rosa a fine partita non sono riusciti a far sorridere i tifosi rosanero, la cui forte presenza sugli spalti del “Tombolato” avrebbe meritato una prestazione diversa da parte dei propri beniamini.
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