Bufera per la presenza di Miccoli tra le vecchie glorie del Palermo: “Dovuta per rispetto della storia calcistica”

Bufera per la presenza di Miccoli tra le vecchie glorie del Palermo: “Dovuta per rispetto della storia calcistica”

PALERMO – È diventato un caso l’invito rivolto all’ex fantasista del Palermo, Fabrizio Miccoli, a prendere parte al match tra il nuovo Palermo nato sulle ceneri del club escluso dalla Serie B e le “vecchie glorie” rosanero, in programma stasera allo stadio Renzo Barbera.

L’ex numero 10 rosanero è stato condannato per estorsione e in un’intercettazione di qualche anno fa aveva definito “un fango” il giudice Giovanni Falcone.

Nelle scorse ore il Palermo ha comunicato tramite una nota apparsa sul proprio sito ufficiale che la società e “tutti coloro che la rappresentano e vi operano sono chiari e netti nel condannare la mafia e la malavita, nonché il mancato rispetto della legalità in genere, quale che esso sia e in qualsivoglia forma si presenti“.

Le condotte di Miccoli, quindi, per quanto caratterizzate da postume scuse o non ancora soggette a condanna definitiva fanno parte di una cultura che, non solo non è della realtà del nuovo Palermo, ma sono da questa società e da tutti coloro che la rappresentano e vi operano nettamente combattute, avversate e contrastate“, si legge ancora nel comunicato.

La presenza di Miccoli alla partita di stasera “è solo una scelta dovuta al rispetto della storia calcistica della città“. Nel frattempo il primo cittadino di Palermo, Leoluca Orlando, ha reso noto che non sarà presente al match di stasera. Una reazione in merito alla vicenda è arrivata anche dallo stesso Miccoli.

L’ex calciatore ha affidato a Instagram il proprio pensiero sull’episodio, sottolineando che “riguardo i miei errori per i quali sono pronto a pagare il conto che la giustizia, eventualmente, riterrà di dovermi presentare, mi auguro ci sia ancora spazio, tra di noi e nella nostra società, per il perdono“.

Immagine di repertorio