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Ad Avellino flop di tutto il Palermo, non solo di Pelagotti

PALERMO – Se dovessimo affermare che ieri il Palermo ha perso ad Avellino per colpa di Pelagotti, diremmo una mezza verità. Vero è che il portiere rosa si è visto protagonista di un errore degno del peggior Posavec, ma gli uomini di Boscaglia hanno meritato di perdere per come hanno affrontato la gara.

Il pareggio di mercoledì contro la Ternana aveva illuso tutti. La convinzione che i rosa potessero dare una svolta in positivo al loro cammino si era diffusa in larga misura. Puntuale è arrivata la smentita dal Partenio. Contro l’Avellino si è vista una squadra demotivata, fiacca, senza gioco e senza voglia di giocare, con uomini fuori ruolo e imbrigliati da avversari parimenti privi di grinta e svogliati, che insieme hanno dato luogo ad uno spettacolo che di partita di calcio non aveva nessun connotato.

Ed il gol di Silvestre, che ha sancito al 5° minuto della ripresa il risultato finale di 1 a 0 per l’Avellino, scaturito da un rinvio da sessanta metri alla viva il parroco più che da un tiro, si è insaccato per la mancanza di concentrazione che ha coinvolto anche Pelagotti. Solo così si può spiegare quell’attesa che il pallone rimbalzasse sul terreno sintetico inzuppato d’acqua: e difatti il rimbalzo anomalo della sfera ha beffato l’estremo difensore rosa e, tra lo stupore di tutti, Silvestri compreso, la palla, scavalcando Pelagotti, ha gonfiato la rete. E siccome Pelagotti si è dimostrato finora un ottimo portiere, quello che è accaduto è attribuibile solo alla mancanza di concentrazione.

Un infortunio del genere avrebbe meritato una reazione rabbiosa della squadra, una risposta veemente alla sfortuna e invece il Palermo si è ulteriormente impigrito. E Boscaglia ci ha messo del suo con la sostituzione di Broh al 60° con Rauti, tornando al 4-2-3-1, e costringendo De Rose e Luperini, fino ad allora insieme a Valente, gli unici con un po’ di vivacità in corpo, a sfiancarsi in un centrocampo diventato in inferiorità numerica.

La sconfitta, con le vittorie di Foggia, Catanzaro e Juve Stabia, allontana il Palermo dai play-off. Ma con questo rendimento in campo forse i rosanero farebbero bene a preoccuparsi del pericolo retrocessione.

Pietro D'Alessandro

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Pietro D'Alessandro
Tag: Avellino Calcio Catanzaro Foggia Juve Stabbia Palermo Partita Sport Ternana

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