PALERMO – Tornare imbattuti da Brescia, costretti a scendere in campo con una formazione in emergenza per l’assenza forzata di otto titolari, è già un grosso risultato per i rosanero. Aver dimostrato personalità, in una partita difficile contro un avversario voglioso di rivalsa dopo l’esordio negativo di sabato ad Avellino, accresce la soddisfazione di mister Tedino e dei suoi uomini.
Pur dovendo puntualizzare che la prova dell’undici di Boscaglia non è stata certamente esaltante e che la partita è stata per lunghi tratti noiosa, bisogna riconoscere che il Palermo ieri ha dato di sé un’immagine positiva, riuscendo ad imbrigliare la manovra degli avversari, imbastendo a volte azioni fluide condite con un pizzico di fantasia e dando l’impressione che con un po’ di fortuna avrebbe potuto conquistare anche la vittoria.
Dei cosiddetti rincalzi una citazione doverosa la meritano Pomini e Gnahorè. Il portiere, lontano dai campi di gioco da più di due anni, ha dato sicurezza all’intero settore arretrato, ha sfoderato un paio di interventi da campione salvando il risultato e facendo capire a Posavec che il suo posto in squadra da titolare non è da considerare intoccabile checché ne pensi Maurizio Zamparini.
Per Pomini, Tedino, in un’intervista riportata sul “Giornale di Sicilia” in edicola, ha avuto belle parole: “Abbiamo tre grandi portieri, in questa partita Pomini è stato meraviglioso, lui è anche una grande persona e ha anche un grande carisma, quello che ci serve. Nei tre interventi è stato straordinario ma lo è anche per come guida la squadra da dietro”.
Il francese Gnahorè si è messo in mostra per grinta e fantasia. Sempre pronto al pressing contro gli avversari in possesso della palla, ha mostrato buona tecnica ed è riuscito ad impressionare favorevolmente per la fantasia delle sue giocate. Un calciatore utile sia nella fase difensiva sia in quella propositiva.
Per il resto, da sottolineare le decorose prestazioni di Szyminski, Dawidowicz, Coronado e Embalo, mentre sono apparsi sotto tono Morganella, in campo con la fascia di capitano, Bellusci, in difficoltà su Caracciolo, Murawski, non ancora nella forma migliore, La Gumina, sottoposto ad una ferrea marcatura da parte dei difensori bresciani, Rolando, un po’ timoroso, schierato prima da esterno e poi, dal 16° minuto della ripresa dopo la sostituzione di La Gumina con Rispoli, come terminale offensivo. Lo stesso Rispoli, nella mezz’ora in cui è stato impegnato, è apparso ancora lontano da uno stato di forma accettabile.
In conclusione, dopo lo 0 a 0 di ieri, la sensazione che il Palermo possa essere protagonista nel campionato di Serie B, dove il livello degli avversari appare abbordabile, è accresciuta. Sarà compito di Tedino far tesoro delle risultanze tecniche derivanti dalle prestazioni delle seconde linee, senza condizionamenti esterni, nella certezza che la cerchia di giocatori su cui poter far affidamento può essere allargata in maniera consistente.
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