A Palermo un Capodanno nel segno della solidarietà

A Palermo un Capodanno nel segno della solidarietà

PALERMO – Quello del capoluogo siciliano sarà un Capodanno all’insegna della solidarietà. Il primo gennaio sarà celebrato con un grande concerto al Teatro Massimo arricchito dalla presenza di due star della lirica siciliane: Desirée Rancatore e Paolo Fanale. Il ricavato sarà devoluto alle associazioni operanti nel sociale.

La cultura e per essa il suo ‘Massimo’ rappresentante in città – afferma Leoluca Orlandosi conferma il motore di una città accogliente e solidale. Grazie ancora una volta ad artisti e maestranze palermitani, il Teatro Massimo è il fulcro attorno al quale ruota un circolo virtuoso di cultura, svago, economia e solidarietà“.

I rappresentanti delle associazioni destinatarie del contributo hanno avuto la possibilità di raccontare le loro storie e i loro progetti futuri che, grazie a questa lodevole iniziativa, potranno essere in parte realizzati nel segno dell’amore per il prossimo.

La Casa di tutte le genti, che lavora con gli immigrati, doterà la sua sede di pompe di calore; la parrocchia di San Francesco di Paola cercherà di distribuire pacchi alimentari a mille famiglie; la parrocchia di Santa Lucia risistemerà i locali destinati ai corsi contro la ludopatia rivolti ai ragazzi del Borgo Vecchio, le suore dell’Ordine del Beato Giacomo Cusmano ristruttureranno le cucine, mentre l’associazione Itaca potrà migliorare l’accoglienza nella club house di Villa Adriana, dove svolge attività in sostegno dei disagiati psichici.

Per il terzo anno – dice il presidente del Consiglio comunale Salvatore Orlandopromuoviamo con il Teatro Massimo quest’iniziativa, diventata un appuntamento fisso non soltanto con l’arte e con la cultura ma anche con la solidarietà. La scelta, quest’anno, è stata quella di guardare a realtà del territorio cittadino, non sempre molto conosciute, che si occupano di sostegno alle famiglie“.

Il concerto, che vedrà impegnati l’Orchestra del Teatro Massimo, diretta da Ivan Ciampa, e il coro del Teatro Massimo, diretto da Pietro Monti, sarà un viaggio a ritroso nel tempo tra grandi musiche e arie di Verdi, Čajkovskij, Gounod, Arditi, Johann Strauss, Lehár, Offenbach.

Un inizio d’anno, pertanto, celebrato all’insegna della speranza, della condivisione e della partecipazione, un modo per esorcizzare il male di una società che, soprattutto in questo momento storico, necessita di solidi e imperituri valori a cui potersi aggrappare. 

Quest’anno il nostro Concerto di Capodanno – afferma il sovrintendente Francesco Giambronevuole essere una risposta all’orrore nel mondo. Una risposta nel segno della convivenza, della speranza, della vita. Già in questi giorni il Teatro si vestirà a festa sempre nel segno della solidarietà, con le stelle di Natale dell’Ail sulla scalinata. Nel foyer un grande albero addobbato con palle dedicate alle opere e ai concerti in programma nella prossima stagione. Di fronte alla violenza, noi moltiplichiamo gli sforzi e andiamo avanti“.