PALERMO – La lingua italiana e la cultura: in particolare la lotta alla mafia e la resistenza partigiana. Sono i temi dei tre seminari per gli studenti della Scuola di Lingua italiana per Stranieri dell’Università di Palermo che saranno tenuti da Vincenzo Gervasi, Salvo Palazzolo e Angelo Sicilia. I seminari si svolgeranno domani 19 e il 21 agosto all’interno del Corso speciale avanzato della Summer School 2015 al quale sono iscritti studenti provenienti dalla Cina (in particolare dalla Sichuan International Studies University di Chongqing), dal Giappone, dall’Indonesia, dal Regno Unito, dalla Francia, dalla Polonia e dalla Svizzera.
Salvo Palazzolo, tra le più prestigiose firme del quotidiano La Repubblica, sarà il primo relatore del seminario di domani. Il cronista di giudiziaria parlerà de “Il linguaggio del giornalismo e la mafia”. Un linguaggio che parte sempre da un punto: la ricerca. Perché, come spiegherà lo stesso Palazzolo, negli anni sono tante le domande a cui lui e i suoi colleghi hanno tentato di dare risposta.
A seguire la lezione di Vincenzo Gervasi dal titolo “Le verità nascoste ed i depistaggi: le esperienze dell’avvocato delle famiglie di Peppino Impastato di Mario Francese e nel maxi processo”. Palazzolo e Gervasi porteranno così in aula le loro esperienze personali: da un lato la vita di un giornalista da sempre in prima linea nella denuncia dei sistemi mafiosi, dall’altra il vissuto all’interno delle aule dei tribunali in veste di avvocato di parte civile nei più importanti processi di vittime della mafia, come per la famiglia del militante antifascista e antimafia Peppino Impastato, del generale Dalla Chiesa e nei processi contro i boss Salvatore Riina e Leoluca Bagarella.
“Le testimonianze di resistenza contro un sistema corrotto verranno portate in aula soprattutto con l’obiettivo di scardinare quei pregiudizi che troppo spesso accompagnano agli stranieri che raggiungono Palermo e altre zone della Sicilia – spiega il direttore della Scuola, prof.ssa Mari D’Agostino -. Con i seminari dedicati alla lotta alla mafia, da sempre promossi dalla Scuola, si punta a mostrare che la Sicilia è soprattutto la terra dell’antimafia. Ovviamente, il tutto in un contesto di formazione e apprendimento linguistico”.
Sempre di resistenza si parlerà il 21 agosto con il seminario di Angelo Sicilia, direttore del Museo di Pupi Antimafia che parlerà del suo libro dedicato ai partigiani dell’isola e di cui, purtroppo, si conosce troppo poco la storia. Con “I siciliani nella guerra di liberazione” si darà spazio alle più di sessanta storie vere di uomini che hanno partecipato alla lotta contro il nazifascismo. Vicende raccolte in più di dieci anni di lavoro in diverse zone della Sicilia e pubblicate in “Testimonianze partigiane. I siciliani nella lotta di Liberazione”.
Gli incontri si terranno dalle 9 alle 13 nelle aule della Scuola (ex convento di Sant’Antonino) e sono curati dai docenti della Scuola Giuseppe Paternostro e Vincenzo Pinello.
Nella foto: alcuni studenti stranieri della Summer School 2015 in aula
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