Eseguito al Policlinico di Palermo un delicato intervento per salvare un uomo dalla tetraplegia

PALERMO – Un intervento di Chirurgia Vertebrale ad alta complessità, della durata di 15 ore, eseguito nell’unità di Neurochirurgia del Policlinico di Palermo, diretta dal Professore Domenico Gerardo Iacopino, ha salvato un turista tedesco di 73 anni dalla tetraplegia.

L’intervento al Policlinico di Palermo per salvare un uomo dalla tetraplegia

Durante la sua vacanza a Palermo, il paziente ha subìto una caduta apparentemente banale, ma che ha causato una severa e grave frattura della settima vertebra cervicale con disallineamento della colonna vertebrale cervico-dorsale. Nonostante non avesse presentato sintomi neurologici immediati, il paziente era costretto all’immobilità totale per evitare il rischio di gravi danni neurologici, come la tetraplegia.

Le parole del prof. Iacopino

Questo caso presentava molte peculiarità. Il paziente era affetto da una patologia reumatologica non diagnosticata: la spondilite anchilosante, che comporta la formazione di ponti ossei tra le vertebre con compromissione della curvatura e della motilità del rachide. Un trauma in queste condizioni può causare fratture estremamente complesse, come quella trattata in questo caso, nota come ‘frattura di Chance’“.

L’intervento, eseguito dai Dottori Rosario Maugeri e Maria Angela Pino, è stato diviso in tre fasi: riduzione della lussazione cervicale, sostituzione della vertebra danneggiata con una protesi artificiale e stabilizzazione cervico-dorsale con placche e viti, ripristinando così la normale curvatura e stabilità della colonna.

Il commento del Commissario straordinario del Policlinico, Maria Grazia Furnari

Grazie alla competenza del Professore Iacopino e del suo staff, e alla collaborazione con il team multidisciplinare, il Policlinico universitario di Palermo si conferma un centro d’avanguardia nel trattamento di patologie complesse. Il paziente può ora tornare nel suo paese, grato ai medici e al personale, consapevole di aver ricevuto la migliore cura possibile“.