PALERMO – Al via all’ospedale Villa Sofia dell’Azienda Ospedaliera “Ospedali Riuniti Villa Sofia-Cervello” di Palermo, il progetto regionale per migliorare l’accoglienza in Pronto Soccorso.
Il progetto regionale per migliorare l’accoglienza in Pronto Soccorso
Il 2 ottobre scorso si è insediata una nuova equipe multi-disciplinare, facendo seguito al “Progetto per il miglioramento dell’accoglienza dei servizi di Pronto Soccorso” PSN 2017, deliberato dall’azienda palermitana e che rientra nel macro obiettivo di umanizzazione delle cure. In particolare il progetto dedica attenzione all’individuazione di soggetti fragili e vulnerabili, che presentano bisogni sociali prevalenti rispetto a quelli sanitari.
L’equipe – che è composta da un psicologo, due Assistenti Sociali e due infermieri, rispettivamente nel ruolo di Case Manager Sociale e Sanitario – garantisce la presa in carico immediata e globale delle situazioni ad alta complessità socio-sanitaria, allo scopo di ridurre i ricoveri impropri o gli accessi ripetuti e per l’individuazione precoce dei fattori di rischio a carattere di urgenza, garantendo anche la creazione di una rete sul territorio metropolitano tra Comune, MMG, 118 e altri servizi coinvolti nell’ottica di un lavoro di rete.
Il progetto di ricerca sopra citato è stato ideato dalla dott.ssa Graziella Sabatino, responsabile dell’Unità Operativa del Servizio Sociale Aziendale e reso attuativo dal responsabile scientifico dott.ssa Tiziana Maniscalchi, nonché direttore della U.O.C. di Medicina e Chirurgia d’Accettazione e d’Urgenza del Pronto Soccorso dell’ospedale Villa Sofia.
Le parole del responsabile scientifico dott.ssa Tiziana Maniscalchi
“Si tratta – spiega Maniscalchi – di una prima forma di sperimentazione d’integrazione socio-sanitaria in area d’emergenza che coinvolge la città metropolitana di Palermo.Tale progetto nasce dall’esigenza di integrare al fabbisogno sanitario anche quello psico-sociale, tendendo così ad un processo di umanizzazione delle cure attraverso la presa in carico della persona nella sua interezza, con una particolare attenzione a soggetti fragili e vulnerabili, come ad esempio, solo per citarne alcuni, donne vittime di violenza/ maltrattamento, immigrati, persone che vivono in solitudine etc., ovvero situazioni che coinvolgono non soltanto l’aspetto squisitamente sanitario in Pronto Soccorso, ma anche quello sociale e psicologico“.
Il commento della dott.ssa Graziella Sabatino
“Tra gli obiettivi del progetto – spiega Sabatino – vi è quello di facilitare la comunicazione tra gli operatori socio-sanitari e la rete di supporto della persona, attivando le risorse disponibili nel territorio attraverso un lavoro sinergico con il Servizio Sociale Ospedaliero. Mediante le figure professionali coinvolte si vuole garantire una continuità ed una sicurezza assistenziale rivolta ai pazienti fragili e vulnerabili, anche per gestire meglio gli aspetti legati alla difficoltà di affidamento alla famiglia o alla persona di riferimento all’atto della dimissione e, quindi, scongiurare svantaggi legati ad un sovraccarico funzionale del Pronto Soccorso“.
L’intervento del commissario straordinario
“È – afferma Walter Messina commissario straordinario dell’AOOR Villa Sofia-Cervello di Palermo – un ulteriore passo volto al miglioramento dell’organizzazione dell’area di emergenza che, spesso, deve fronteggiare situazioni di particolare delicatezza sul piano sociale in tempi rapidi e nonostante la nota carenza di personale, ma anche un progetto che funge da strumento precoce di rilevazione dei fattori di rischio consentendo di estrarre dati di contesto che non possono che costituire informazioni preziose a beneficio della clinical governance complessiva, oltre ad incrementare l’efficienza del funzionamento del Pronto Soccorso“.